Il caso Carver – Minimum Story 4

by Gianluigi Bodi
Raymond Carver, Racconti in forma di poesia, racconti, Minimum Fax, Minimum Story,

Nella puntata precedente ho parlato dell’espansione della casa editrice subito dopo la nascita e i primi passi. Oggi si potrebbe dire che siamo arrivati al momento dell’esplosione.


Nel frattempo la questione Carver sta esplodendo. Ci sono due editori in lotta per accaparrarsi i diritti dello scrittore americano. Da un lato Minimum Fax, con già due volumi all’attivo e la sensazione di avere l’idea giusta per proseguire con l’espansione. Dall’altra Einaudi, un colosso. “Cattedrale” era stato pubblicato per primo da Mondadori, ma le vendite non erano state soddisfacenti. I tempi però erano cambiati e la casa editrice di Torino voleva provare a ripercorrere quella strada. Marco Cassini racconta molto bene l’eccitazione dell’attesa. Quel fax che gli dà il benvenuto nel mondo di Carver “How do you feel to be the italian pubblisher of ray?“. Poche righe scritte a mano da Tess Gallagher che arrivano, ovviamente, via fax e nel cuore della notte.
Cassini racconta le ore precedenti all’annuncio. Decide di fare una passeggiata. Si affacciò al parapatto di Ponte Milvio e con il sole alle spalle gli sembrò che l’ombra del ponte formasse sull’acqua una M di Minimum Fax.
Riccardo Duranti, in un’intervista del 2012, racconta che a far pendere la scelta verso la piccola casa editrice romana è stata la bontà del progetto editoriale. Minimum Fax avrebbe pubblicato sia le poesie che i racconti. Einaudi era interessata ai racconti e basta.

In quasi tutti i successi c’è una dose di incoscenza. Minimum Fax che sfida Einaudi si potrebbe vedere come Davide che sfida Golia e sappiamo tutti come è andata a finire quella storia. L’incoscenza a volte viene premiata e i dati di vendita, le numerose ristampe, l’interesse che ancora è presente per questo grande autore sono dei segnali che indicano la bontà dell’operazione “Carver” da parte di Minimum Fax. Non possiamo sapere quale sarebbe il panorama carveriano se all’epoca Einaudi avesse acquisito i diritti e se avesse pubblicato solo i racconti. Riflettere sulle questioni editoriali con il senno di poi è impossibile e assurdo. Mi sembra di poter dire però che nel momento in cui Minimum Fax ha acquisito i diritti per la pubblicazione di tutta l’opera di Carver in Italia la casa editrice romana sia entrata a pieno diritto nell’arena dei più grandi. Il rischio d’impresa è stato completamente spazzato via dall’affetto dei lettori e, immagino, dai fatturati. Carver ha preso una posizione importate nei sogni e nei desideri del lettore e dello scrittore italiano. Spesso, per chi scrive racconti, Carver è un punto di partenze e, altrettanto spesso, da quel punto di partenza non ci si stacca.

In tempi recenti Einaudi è riuscita a mettere mano ai diritti per la pubblicazione di Carver. Lo scrittore americano ha così raggiunto nuovi lettori e nuove fette di mercato. Forse era destino che prima o poi Carver ed Einaudi si ricongiungessero. Però, da amante di Minimum Fax mi resta il rammarico non non aver potuto assistere ad una riedizione, magari in cartonato, dell’opera di Carver.

Nel ’99 nasce la collana “I libri di Carver“. Il primo libro pubblicato è “Racconti in forma di poesia“. La prima edizione del marzo ’99 è ancora incompleta da un punto di vista della grafica. La prima edizione riporta in copertina solo il nome dello scrittore, il titolo e il richiamo alla postfazione di Tess Gallagher e Riccardo Duranti. Sul dorso e in quarta di copertina viene riprodotto un particolare dell’opera di Tommaso Medugno “Kitsch” (’98). Le opere di Medugno sono indissolubilmente legate alla fortuna editoriale di Carver in Italia. La particolarità di questa prima edizione è la mancanza del particolare di “Kitsch” in copertina. Con la seconda ristampa del 2000 il particolare viene introdotto anche in copertina, vengono modificati anche il nome dell’autore che passa da Raymond Carver ad un più diretto Carver in caratteri più grandi. L’accenno alla postfazione congiunta viene tolto e il titolo occupa tutto lo spazio.  Un’altra modifica minima è il cambiamento dei titoli scelti per pubblicizzare il catalogo alla fine del libro. Spariscono, ad esempio, “I quaderni dello straniero” e “Macchine da scrivere”.
Prima della sua chiusura, la collana “I libri di Carver” arriva a dodici volumi. Compresa la raccolta completa di poesie “Orientarsi con le stelle” e “Il pesce e il poeta” un volume che raccoglie 54 opere d’arte ispirate da alcune inquadrature di Carlo Dalcielo che a sua volta si era ispirato alla poesia omonima di Carver. Il volume è curato da Giulio Mozzi.  Introduzione di Gabriele Dadati e Stefano Fugazza.


Nella prossima puntata ci avviciniamo alla chiusura dell’introduzione. Poi lasceremo parlare i libri e i protagonisti.

Qui potete trovare le altre puntate della serie.

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