Andrea De Carlo – Una di Luna

by senzaudio
Andrea De Carlo

Torna Andrea De Carlo, e lo fa con un romanzo che è nel solco della sua produzione narrativa: una riflessione, mai interrotta, sui rapporti umani e le dinamiche che li regolano, in un rapporto proporzionale con i sentimenti che agitano i personaggi dei suoi lavori.

 Una di Luna quindi, e già il titolo svela molto del racconto, non solo rispetto alla protagonista, Margherita Malventi, convinta del potere salvifico dell’astro celeste nei suoi confronti ma soprattutto rispetto alle due facce della luna, quella visibile e quella nascosta. Non vi è  riassunto solo l’affiliazione d Margherita a una sorta di culto lunare: si parla di ciò che – nelle relazioni – è detto, e di quello che invece rimane occulto e non visibile, esattamente come uno dei lati della luna.

 E la stessa struttura del libro è binaria: nella prima parte Margherita, che è una chef di un piccolo e curato ristorante a Venezia nel sestiere di Castello, accompagna il padre – il rinomato cuoco Malventi, però caduto in disgrazia dopo il fallimento del ristorante, pure questo nella città lagunare, e la truffa dei soci – a Milano per partecipare a un programma televisivo, sorta di Masterchef. Durante il viaggio in treno, e oltre, vediamo il grandissimo chef Malventi attraverso gli occhi della figlia: abruzzese piccolo e segaligno, arrivato al Nord ormai sessant’anni fa per inseguire il successo, uomo anaffettivo sia con la moglie che la figlia e chiunque gli sia intorno, fascista auto dichiarato e che vive come un’eterna ingiustizia ed ossessione la perdita del suo ristorante.  E quale migliore occasione del programma televisivo culinario per denunciare il tutto, senza coscienza alcuna di come il motivo principale della rovina siano state le manie di grandezza?

Questa parte iniziale si giostra quindi su questo tentativo di rivalsa, che Margherita asseconda solo nella speranza di potere finalmente recuperare un rapporto con il padre, nella consapevolezza di come pure i suoi interessi sentimentali rispettino pienamente la figura paterna e cercando quindi un generico riscatto. Che ovviamente non verrà trovato all’interno del programma televisivo – per quanto riguarda lo chef Malventi – ma grazie a un fortuito incontro nell’albergo.

Ed ecco quindi che la seconda parte de libro si riversa tutta dalla parte di Margherita, quando prima Malventi padre ne era il centro nevralgico assoluto. E dal ritorno della donna a Mestre e a Venezia, apprendiamo man mano più di lei e del suo approccio al mondo e all’arte culinaria, sulle orme del genitore – ancora una volta – ma pure in opposizione.  Opposizione che, sempre secondo la filosofia del romanzo e della luna, è sia aperta che sottotraccia, evidente quanto simbolica, là dove la cucina coltiva la voglia di riscatto e orgoglio. Quella che sembra una situazione bloccata, nella sua precarietà, si smuoverà grazie all’arrivo dell’altro protagonista dell’incontro fortuito milanese, un illusionista francese: allusione alla magia della luna e al mistero che si nasconde dietro l’occhio vigile e benigno che rivolge a Margherita, mentre si fa guida di una coinvolgente corsa in una Venezia notturna e appunto occulta.

Ancora una volta De Carlo si mostra abile a indagare gli stati d’animo dei suoi personaggi, mostrandocene le contraddizioni e andando a cercare le sfumature e le ambiguità che costruiscono il carattere, non rinunciando mai alla spiegazione ultima. Là dove il padre rimane ancorato e fedele a se stesso allo spasimo, non trovando più speranza e redenzione, Margherita coglie invece il mistero della luna e ne abbraccia l’imperscrutabilità, dietro la quale può trovare la felicità.

 


Andrea De Carlo è nato e cresciuto a Milano. Padre architetto, madre traduttrice. Nonno paterno siciliano, nonna paterna cilena; il lato materno piemontese. Ha cominciato a scrivere al liceo, la faccenda è diventata più seria quando sua madre gli ha regalato una Lettera 22 portatile rossa per i suoi diciott’anni. Con quella ha scritto racconti di una pagina, diari di viaggio, lettere, due romanzi inediti, e i primi due romanzi pubblicati. Laureato in Lettere moderne, con una tesi in Storia contemporanea. Ha vissuto per lunghi periodi negli Stati Uniti, in Australia, in Centro e Sud America e in diverse città europee.

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