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Perché Leonardo DiCaprio non ha mai vinto un Oscar

by senzaudio

Premetto che se siete alla ricerca di risposte non le troverete in questo post. Se invece volete ripercorrere la carriera di uno dei migliori attori contemporanei del cinema che è in uscita nei cinema con il suo ultimo film che ha già fatto discutere, siete nel posto giusto.

La prima volta che incrociai la faccia di Leonardo DiCaprio – in questo post sarà Leo per una questione di semplicità, no non siamo amici – avevo undici anni e andavo in prima media. Erano i tempi di Titanic, un film che forse qualcuno ricorderà. In prima media ero in una classe prevalentemente femminile, e quindi dividevo il banco con una ragazzina molto carina che amava riempire il suo diario di cuoricini intorno alle foto di Leo. Potete immaginare la mia stima per l’allora giovane biondino dalla faccia imagesperfetta.
Io non andai a vedere il film al cinema, perché tra i maschietti girava voce che il film fosse cosa da femmine. “Piuttosto andiamo a giocare a pallone, che è meglio”. Qualche anno dopo il film arrivò in una videocassetta a casa mia e lo vidi. Ricordo bene che rimasi incollato sino alla fine e quasi mi commuovevo mentre Jack (Leo) affondava per dare la zattera a Rose (Kate Winslet). Alla fine del film badai bene a guardarmi intorno e vidi che non ero l’unico maschietto quasi commosso e mi sentii meno in colpa. Da allora in poi Leo DiCaprio era quello di Titanic.

Qualche anno dopo Leo fu protagonista in un film – The Beach – di Danny Boyle, che aveva ancora a che fare con il mare. Di quel film – che non fu affatto male – si ricorderà un brano della colonna sonora composto da Moby. Il film ovviamente non ebbe il successo di Titanic e in molti pensarono che l’allora trentenne Leo fosse già in fase calante.

UnknownNel 2002 – due anni dopo -, Leo getta via il costume e indossa un cappello da cowboy per interpretare un giovane irlandese in una New York di metà Ottocento: Gangs of New Yowrk. Il regista è Martin Scorsese. E’ l’incontro che cambia la vita di Leo, da quel film infatti nasce un rapporto di stima e affetto con il regista che lo porterà a recitare in altri suoi film di grande successo. Sempre in quell’anno esce un altro grande film dove Leo è protagonista: Prova a prendermi. Il regista è un certo Steven Spielberg. Un altro che sa il fatto suo. Nel film Leo interpreta Frank Abagnale Jr – noto truffatore degli anni sessanta. Nel cast tra gli altri figurano anche Tom Hanks e Christopher Walken. E’ il film della svolta, la prova di Leo è sopra ogni aspettativa ma viene – ancora una volta – snobbato dalla criticata, e soprattutto dalla giuria degli Oscar.

Due anni dopo esce The Aviator, altro film di Martin Scorsese, e altro film in cui Leo sfoggia tutta la sua bravura ed eleganza interpretando una leggenda dell’aviazione americana: Howard Hughes. Il film è candidato a undici premi Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia per Scorsese e Miglior Attore proprio Leo. Tutte nomination che non verrano premiate.images
Dopo The Aviator Leo non è più solo il bello di Titanic, ma è anche uno dei più bravi giovani attori americani. La critica inizia a notarlo, e i meno radicali ammettono la sua bravura.

Nel 2006 escono due film che lo vedono protagonista, Blood Diamond – che a mio parere è uno dei suoi più belli – e The Departed, un thriller poliziesco di Scorsese, dove Leo recita al fianco di Jack Nicholson. Il film è vincitore di quattro premi Oscar: Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior Montaggio. Anche questa volta, niente Oscar per Leo.

Ormai Leo sembra un attore maturo, per lui non esistono ruoli difficili, spazia tra una commedia e un thriller con invidiante facilità, undici anni dopo Titanic infatti, ritrova Kate Winslet, in Revolutionary Road. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Richard Yates ed è diretto da Sam Mendes. In Italia il film non è andato benissimo.

Nel 2010 Leo ha in uscita due film: Shutter Island di Martin Scorsese, e Inception di Christopher Nolan, vincitore di quattro premi Oscar. In entrambi i film Leo mostra tutta la sua bravura, ma ancora una volta non soddisfa appieno la critica.
Tra i grandi registi con cui Leo ha avuto la fortuna di lavorare, non poteva che mancare Client Eastwood, che lo chiama in J.Edgar nel 2011. Il film racconta la carriera del direttore dell’FBI J. Edgar Hoover a partire dagli attentati anarchici nel 1919 fino al giorno della sua morte nel 1972, affronta anche la vita privata e la presunta omosessualità di Hoover. La critica – come al solito – si spacca, Roger Ebert scrive che il film è affascinante e magistrale, elogiando la prova di Leo definendolo un attore capace, dalle Unknownprestazioni sottili e suadenti.

Eccoci agli ultimi anni, dove Leo non ha per niente la voglia di battere la fiacca, anzi, aggiunge un altro genio delle regia al suo curriculum, nel 2012 infatti a scritturarlo è Quentin Tarantino, in DJango Unchained. Ultimo capolavoro del regista. Leo interpreta un ricco latifondista del Mississipi, e sfoggia una prova – l’ennesima – sontuosa.

L’ultimo – in ordine di uscita – film di Leo è The Great Gatsby, di Bazz Luhrmann – con cui aveva lavorato in Romeo e Giuletta. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald e Leo interpreta proprio Jay Gatsby, alla sua maniera, senza sbavature, con l’attenzione al dettaglio, che chi ha letto il romanzo ha apprezzato. Non molta apprezzata invece la regia e la fotografia, definita eccessiva, a tratti inverosimile, ma chi conosce lo stile di Buzz Luhrmann non si è scomposto più di tanto.

Leonardo DiCaprio il prossimo novembre compirà quarant’anni. E’ uno dei migliori attori di Hollywood, per longevità e performance, ha lavorato affianco di registi che hanno fatto la storia del cinema americano. Nella sua vita privata non si registrano scandali più o meno gravi, solo un’amore incondizionato verso le donne, e in particolare per le modelle. E’ stato definito una green star per l’impegno in campagne a salvaguardia dell’ambiente, guida solo macchine elettriche e chi lo conosce dice che è un bravo ragazzo, molto riservato che non ama la vita mondana.images

Il 23 gennaio uscirà nelle nostre sale The wolf of Wall Street, prodotto e diretto da Martin Scorsese. L’ennesimo del regista che vede come protagonista Leo. Vestirà i panni di Jordan Belfort, uno dei broker di maggior successo nella storia di Wall Street. Il film è costato circa 100 milioni di dollari. Nel cast anche Jonah Hill e Matthew McConaughey. In Francia ha debuttato molto bene, ed è primo al botteghino. Chi lo ha visto dice che è un “film sopra le righe”, per le scene eccessive e le numerose parolacce. Già dai trailer si può notare un film che si vanta di essere gioioso e immorale, un fiume in piena in cui Leo sembra – come sempre – incarnare perfettamente la parte. Proprio per questo film, Leo è riuscito a guadagnarsi la nomination agli Oscar come Miglior attore. Che sia la volta buona? Lo scopriremo il prossimo 2 marzo.

Commenti a questo post

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3 comments

Livio 15 Gennaio 2014 - 12:30

Ottimo post!!Mi piace come scrive questo autore, spazia tra musica e cinema con notevole conoscenza, senza usare stucchevole retorica. Bravo
Su DiCaprio penso che sia un vero sacrilegio come non abbia potuto mai vincere un Oscar. Alcuni mettono in mezzo attori come Depp (un altro privo di Oscar) ma a mio parere i due non sono minimamente paragonabili. Depp se pur non nelle apparenze è uguale in ogni suo lavoro, DiCaprio in questo invece è un maestro. Andrò sicuramente a vedere The wolf of wall street.

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Salvatore Giambelluca 16 Gennaio 2014 - 12:03

Ciao Livio, grazie per il tuo commento. Condivido il tuo pensiero, credo che paragonare DiCaprio ad altri attori che non hanno vinto un Oscar sia sbagliato. Basta vedere la carriera, le interpretazioni, la versatilità. DiCaprio in questo è unico.

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Matte 25 Giugno 2014 - 15:06

A mio parere faranno come con altri grandi a cui poi hanno dato l’oscar per la carriera perchè non ci vedo altra spiegazione.

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