Ho ormai imparato a conoscere i graphic novel di And editore. Questo credo sia il quinto che leggo e ormai so con una buona precisione cosa trovarci dentro. Le opere che questo editore ha scelto, almeno fino ad ora, hanno un filo comune denominatore: la volontà di andare a scandagliare i rapporti tossici tra società e esseri umani. Alcune si concentrano sulla repressione, altre sul controllo alla base del sicurezza sociale, altre invece sul potere inteso come unica voce possibile.
Il graphic novel “Metax” prende il nome da una sostanza, un minerale, qualcosa di non completamente definito che si trova sotto la superficie terrestre. La città di Ronin, su questa scoperta, ho creato un destino di espansione e arricchimento. I sovrani di Ronin hanno costruito un muro gigantesco per tenere al sicuro la città e negli anni sono stati costretti a combattere guerre per difendere il Metax. Ora però questa sostanza è agli sgoccioli, l’ingegnere addetto alla ricerca di qualche nuovo filone è consapevole che non c’è più molto da fare, ma di questo fatto ne vengono a conoscenza anche alcuni cittadini. Questi organizzano un fronte di ribellione, sono intenzionati a distruggere gli ultimi rimasugli di Metax e far crollare dunque anche Ronin, il re e la sua repressione nei confronti dei cittadini e per farlo utilizzano certe pillole che permettono loro una trasformazione straordinaria. Inoltre, da un po’ di tempo a questa parte c’è un nuovo virus che circola. Gli occhi delle persone e degli animali si riempiono di stelle. Nessuno sa bene cosa significhi ma l’ipotesi plausibile è che queste stelle siano causate dalle polveri generate da tutte le esplosioni necessarie a scovare il Metax.
Mi pare di poter dire che ci sia un parallelo tra l’esaurirsi del Metax e il capitalismo. Infatti, quando il Metax è orami sul punto di terminare, i ribelli capiscono che il modo migliore per andare avanti non è quello di deturpare l’ambiente alla ricerca di nuovo Metax, ma di cercare una nuova via, una nuova modalità di affrontare la vita. Questo mi pare il messaggio più importante di questo graphic novel che possiamo considerare dispotico ma che comunque dà un quadro molto reale di quella che è la nostra vita di tutti i giorni e soprattutto del continuo sfruttamento delle materie prime e dei frutti della terra.
Lo stile di questo graphic novel è molto particolare, ma la cosa non mi stupisce perché questo è un tratto caratteristico di tutte le uscite di questo genere proposte da Add Editore. Le scelte fatte vanno quasi tutte, se non addirittura tutte, nella stessa direzione. I tratti dei disegni non sono mai confortanti o armonici, spesso sono sporchi, in “Metax” le forme vengono slavate da quello che sembra essere un uso molto preciso della tecnica dell’acquerello. I personaggi non hanno occhi e quando questi vengono inquadrati mostrano solo le stelle del virus di cui vi parlavo. C’è una mancanza di identificazione delle forme, una sfumatura costante dei volti che rende tutti un po’ simili e intercambiabili ed è forse, anche questo, un tratto caratteristico della società in cui viviamo.
Questo graphic novel mi ha ricordato Dune, soprattutto grazie alla presenza appunto del Metax, questa sostanza non completamente definita da cui è scaturita la ricchezza e dunque il potere alla base della grandezza della città di Ronin.
Traduzione di Claudia Durastanti.
Antoine Cossé è un fumettista originario di Parigi. Compiuti vent’anni si trasferisce a Londra dove studia al Camberwell College of Arts e dove vive tuttora. Qui pubblica diversi fumetti autoprodotti su antologie e fanzine e il graphic novel Kiddo, prima di iniziare una prolifica collaborazione con l’editore indipendente Breakdown Press. Proprio con Breakdown pubblica svariati racconti nell’antologico personale Palace, le novelle J.1137 e NWAI, entrambe stampate in risograph, e i graphic novel Mutiny Bay e Showcase. Metax è il suo ultimo libro, pubblicato dai più prestigiosi editori indipendenti: Fantagraphics negli Stati Uniti, Cornélius in Francia e Edition Moderne in Svizzera.
