Paratesto:
Quella macchina da scrivere se la deve essere portata in giro anche quando, assieme alla Dunlop, si era inventato autonauta della cosmostrada. Una compagna fedele, un mezzo per fare arrivare al mondo le sue parole e il suo essere. Dovremmo rendere grazie a quella macchina da scrivere.

Testo:
Quando un lettore ama uno scrittore, l’amore ad un certo punto straripa dai bordi del contenitore e finisce sul pavimento. Ce n’è talmente tanto da lasciarti sorpreso. Ti sorprendi, poi, perché inizi a pensare, non solo alle opere che questo scrittore o questa scrittrice hanno scritto, ma vai ancora più in là cercando di immaginarti come trascorre la vita di questa persona. Come si alza la mattina, se è uno di quelli che parte a mille oppure un diesel che ha bisogno di un po’ di tempo per carburare. Ti chiedi se è mancino, se beve Whiskey, se parla mai di calcio, se usa le scarpe da ginnastica. E poi, ammettilo, ti chiedi se le opere che scrive gli assomigliano o meno.
Nel caso di Cortázar, il mio amore letterario in questione, fortunatamente Sur Edizioni mi viene in aiuto pubblicando tre volumi di epistole. Il primo dei quali, uscito nel 2013 e dal nome evocativo di “Carta Carbone – Lettere ad amici scrittori”.
Ed ecco che, attraverso le parole di Cortázar, possiamo esplorare i densi rapporti con gli altri scrittori amici. Scopriamo lo scrittore attraverso le interazioni che l’essere umano ha con i propri colleghi/amici. E poi scopriamo l’uomo, un personaggio meraviglioso, pieno di gioia di vivere, di senso dell’umorismo, di fantasia. Ed è così che te lo immagini quando leggi Rayela, Il Bestiario o Storie di Cronopios e Famas, è così che ti auguri che sia, perché quando leggi i suoi racconti, alla fine, dopo aver chiuso il libro, ti rammarichi di non averlo potuto conoscere di persona, di non averci parlato mai. Ti disperi perché ci sono cose che avresti voluto chiedergli, domande, curiosità, vino da bere, cibo da condividere. Purtroppo lui ha avuto la malsana idea di morire, ma almeno aveva la buona abitudine di scrivere lettere, lettere piene di senso e significative.
Attraverso queste lettere abbiamo la possibilità di avvicinarci un po’ di più a lui, anche se il vino dovremo bercelo da soli e il cibo condividerlo, magari, con chi ha reso possibile la pubblicazione di questa raccolta.

Coordinate:

Sur edizioni, oltre ad essere specializzata in letteratura sudamericana, è anche la casa editrice più colorata della vostra libreria di fiducia. Il caledoscopio di colori che nasce dal veder accostati tutti i loro titoli ti fa venire voglia di tenere a portata di mano uno scaffale della vostra libreria di casa per mettere in fila, una dopo l’altra, tutte le loro uscite. Se siete appassionati di letteratura latinoamericana non potete non fare un salto sul loro sito e leggere con frequenza il loro blog.

Julio Cortázar. Niente. Solo, Julio Cortázar.

Giulia Zavagna ha selezionato e tradotto le lettere di questo volume. Selezionare non è affatto un lavoro facile. Si rischia di dare una versione parziale dello scrittore, privilegiare alcuni aspetti per tenerne in ombra altri. Il corpus dell’epistolario è enorme ed un lavoro di selezione era necessario. Detto questo, ho avuto il piacere, leggendo “Carta Carbone” di essere di fronte ad un personaggio multiforme, ma coerente e di questo, credo vada dato merito anche a Giulia Zavagna.
Per quello che riguarda la traduzione, le ho già fatto i complimenti altrove, per cui non mi dilungherò oltre.

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