Il tratto caratteristico della collana “42 Nodi” dell’editore Zona 42 è quello di metterti in mano libri dal breve formato e dalle piccole dimensioni che sembrano tanto innocui e che poi invece ti tirano una badilata sui denti.
Il “nodo” di cui vi parlo oggi lo ha scritto Luigi Musolino e vi dico subito che per leggerlo ho dovuto superare una mia antipatia, quella per i ragni. Ragni che invadono questo “nodo” più lungo del solito fin dal suo titolo “Della donna aracnide“.
Chi racconta la storia? Il narratore in prima persona presente in questa novella è Martina, una donna che possiamo definire distrutta nel fisico e nell’anima e che ha dentro di sé un terribile segreto. Una sera estiva del 1992 lei e il fratello Filippo hanno lasciato i genitori a casa, a litigare pesantemente come al solito, hanno indossato le scarpe nuove appena regalate dal padre che finalmente dopo anni ha ricevuto una promozione, e sono andati al Luna Park del paese. E’ arrivata la Fiera a Idrasca, un paese in cui non succedo nulla, ma oggi c’è la fiera, Filippo e Martina si vogliono divertire, vogliono lasciarsi alle spalle per una sera il clima nauseabondo che si respira a casa loro. Ma non sono solo le giostre ad attirarli, c’è anche un’attrazione particolare, un Freak Show, l’essere metà donna e metà ragno che si fa chiamare Serafina e che promette di essere l’ottava meraviglia del mondo e di poter esaudire i desideri. Inizialmente i due vengono attratti dal brivido, a chi non piace un bello spavento che abbia implicito in sé il sapere che ne usciremo indenni? Ma nessuno esce indenne dall’incontro con Serafina. I due entra dentro a la loro vita viene sconvolta da uno spettacolo orrendo e putrido, uno spettacolo che li dannerà per sempre.
Succedono cose terribili dentro e fuori dalla tana di Serafina e l’unico scopo nella vita di Martina diventerà quello di ritrovare Serafina e porre fine alla sua esistenza.
Il tono con cui Luigi Musolino ha deciso di raccontare questa storia è molto solenne, molto carico dal punto di vista emotivo, ma non poteva essere altrimenti vista la scelta del narratore in prima persona caricata sulle spalle di Martina. In certi momenti sembra di entrare nel regno della paura di Stephen King, ma come vedrete anche voi leggendo le citazioni, Musolino per prepararsi a questo testo si è documentato molto bene e ha sicuramente decine di altre influenze.
Non vi starò a dire cosa sono davvero le pagine che andrete a leggere perché quello lo scoprirete soltanto alla fine, quando ormai i giochi sono fatti e il destino a finito di tessere la propria tela.
Considerando anche la lunghezza anomala rispetto agli altri “nodi” di questo editore credo che “Della donna aracnide” sia il titolo che più di tutti mi ha coinvolto a livello emotivo. Ho dovuto, qua e là, sopprimere un certo disgusto dato, come detto, dalla mia antipatia personale nei confronti dei ragni, ma la storia in sé è scritta molto bene.
“Della donna aracnide” mi è parso uno di quei testi in cui il finale è inevitabile. Puoi parteggiare per Martina, puoi fare il tifo per la sua ricerca, ma sai perfettamente cosa significherebbe per lei se dovesse incontrare ancora nel suo cammino l’ottava meraviglia del mondo. La fine è scritta sin dall’inizio e francamente non so se leggerla come un lieto fine oppure no, ma questo credo dipenda dall’indole di ognuno di noi.
Luigi Musolino è nato nel 1982 in provincia di Torino, dove vive e lavora, Luigi Musolino è autore di diverse raccolte di racconti di weird fiction, horror e gotico rurale.
Il suo romanzo Eredità di carne è stato pubblicato da Acheron Books nel 2019 mentre la raccolta Un buio diverso. Voci dai Necromilieus è uscita per Edizioni Hypnos.
Le sue storie sono state tradotte e pubblicate negli Stati Uniti, in Irlanda, Ungheria, Russia, Spagna e Sudafrica.
Nel 2022 Valancourt Books ha pubblicato una selezione delle sue storie nella raccolta A different darkness and other abominations, finalista al World Fantasy Awards.
È il curatore di Caronte, collana dedicata alla letteratura del perturbante di Zona 42 con cui nel 2021 ha pubblicato la novella Pupille.