Un film indipendente, realizzato da due giovani produttori francesi, Jean-Denis Le Dinahet e Sebastien Msika, un’ opera prima, quella per la regia di Fabio Mollo, che racconta di vicende intime e di malavita al sud senza immagini di violenza ma con delicatezza quasi struggente.
E’ la storia di mancanze, di cose non dette in una famiglia, che vive nella periferia di Reggio Calabria, sfilacciata e in grande conflitto. Padre e figlia incapaci di avere un dialogo, in difficoltà anche solo a guardarsi negli occhi, ripresi, il padre, nella sua immobilità e assoluto silenzio, la figlia analizzata nel cruciale bisogno di verità e chiarezza. Il padre, vessato da un boss locale, tratteggia un personaggio chiuso e problematico, che nemmeno con l’amore di una donna riesce a ridestarsi e a rialzare la testa per trovare nuove motivazioni e nuove speranze.
La figlia, rabbiosa nella sua ricerca di equilibrio, durante un bagno notturno in mare, crede di riconoscere il fratello maggiore morto anni prima in circostanze mai chiarite. E questa visione, è l’inizio di un nuovo capitolo, che pone la protagonista nella condizione di scoprire le verità nascoste e laceranti, che anche grazie all’aiuto di un amico,la porteranno ad un avvicinamento al padre non senza difficoltà psicologiche enormi. Un film molto delicato nel modo in cui rappresenta il mondo del sud e le complessità dei personaggi, travolti dalle vicende anche violente, ma mai mostrate, anzi tutta la drammaticità della storia si svolge in un susseguirsi di visioni e sogni e di dialoghi spezzati come parole dette a metà per la difficoltà di accettare la verità dei sentimenti pesanti come macigni.
La scelta del regista, di mescolare realtà e visione, è a mio parere molto efficace, in questo modo riesce a descrivere le vicende della famiglia, compresa la morte del figlio, in modo incisivo e drammatico, al tempo stesso lieve. Bellissime ed intense, salvifiche e purificatrici, le immagine riprese sott’acqua, che punteggiano il film e danno ogni volta il senso del progresso, un piccolo avanzamento verso la verità che possa riunire gli affetti.
Attori protagonisti di questa pellicola: Vinicio Marchioni, il padre, che rende in modo perfetto le paure e le inadeguatezze anche con sguardi e silenzi molto intensi; Miriam Karlkvist, attrice esordiente, che con straordinaria forza interpretativa disegna un personaggio complesso e in cambiamento, Valentina Lodovini, amante del padre, in una interpretazione di spessore notevole. Fabio Mollo, regista nato a Reggio Calabria nel 1980, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per i suoi lavori; si è laureato a Londra presso la University of East London con il BA Honour Bachelor of Arts in Visual Theory, Film History.