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Selfie: una nuova mania di protagonismo

by senzaudio

Da agosto 2013 è divenuto il fenomeno che sta spopolando in ogni parte del mondo, con migliaia e migliaia di scatti che rappresentano a pieno l’attuale momento che sta attraversando il globo terrestre. Si, sto parlando dei selfie, in lingua italiana chiamati autoritratti fotografici in virtù dell’uso di palmari, fotocamere digitali e telefoni cellulari di ultima generazione. Non tutti sanno che il termine citato pocanzi è nato nel 2005, evolvendosi con l’innesto di smartphone e social network, come Facebook, Twitter, Instagram, che hanno fatto accrescere l’interesse della popolazione mondiale nei confronti dello scatto fatto “ad personam”. Addirittura lo scorso anno il celebre Museum of Modern Art ha presentato una mostra soprannominata “Art in Translation” nella quale migliaia di visitatori usufruivano di una fotocamera per immortalare se stessi in uno specchio dalle grandi dimensioni. Il selfie, oramai, ha contagiato anche i personaggi famosi dello spettacolo. Come non citare Ellen Degeneres, conduttrice dell’ultima notte degli Oscar, brava a voler a tutti i costi un super-selfie con delle star di Hollywood come Brad Pitt, Angelina Jolie, Meryl Streep, Julia Roberts e Kevin Spacey. La foto ha ricevuto, in pochi giorni, la bellezza di oltre 2 milioni di click, superando di tanto l’autoscatto di Barack Obama, fermo a quota 800mila condivisioni.

Il celebre scatto alla notte degli Oscar

Il celebre scatto alla notte degli Oscar

 

Anche la "Gioconda" segue la moda

Anche la “Gioconda” segue la moda

Ma non solo vip, anche nella vita reale siamo accerchiati da foto scattate in ogni luogo. In qualunque stanza di una casa, all’aperto, al parco, il selfie è come un figlio nato da poco ma a cui tutti vogliono un gran bene. Ma i selfie perché esistono, perché sono diventati famosi in poco tempo? Domande a cui nessuno, forse, ha mai pensato, anche perché, parliamoci chiaro, non è un grosso problema per l’umanità. Gli autoscatti esistono, secondo me, in virtù di una tendenza sempre più frequente di mettersi in mostra. Tendiamo a fotografare la nostra vita, ogni singolo secondo della nostra esistenza per attirare l’attenzione di chi naviga su internet. A volte non è un bene fotografarsi in bagno, ad esempio, con le labbra socchiuse come una sorta di canotto in balia delle onde. Oppure è altrettanto sbagliato, sempre stando al mio parere, scattare foto a cani, gatti e altri animali, ignari di quello che il padrone, o qualcun altro, sta per fare. E’ egocentrismo vero e proprio, che porta alla ribalta il dovere di far parlare di se stessi in un momento qualunque di una normalissima giornata quotidiana che, secondo i canoni moderni, deve contenere sempre e comunque uno scatto fotografico. Anche io, non lo nascondo, fino a poco tempo fa ero accecato da questa nuova moda, “autoscattando” il mio viso “poggiato” su uno sfondo composto da cielo azzurro e alberi. Poi mi sono chiesto “perché faccio tutto questo?” e ho smesso. E voi, per quale motivo amate i selfie? Vi avviso, non mi venite a dire “perché anche Fiorello fa la pubblicità”. Intesi?

@MatBrancati

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