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Quasi una storia d’eroi – Ettore Gula

by Gianluigi Bodi
Ettore Gula

Da come sono ripartiti di slancio con le ultime due uscite della collana Cromo dedicata alle graphic novel non si può certo dire che Neo Edizioni non stia facendo sul serio anche in questo campo che, per loro, è nuovo.
Il consumo di graphic novel è aumentato molto negli ultimi anni, il genere ha trovato sempre più lettori, sono nate anche case editrici dedicate alle storie disegnate, ma come in tutti gli ambiti, le cose bisogna saperle fare bene.
Neo non scherza, Neo butta sul tavolo tanta passione e tanta competenza.

Il risultato di questo binomio è la pubblicazione di “Quasi una storia d’eroi” di Ettore Gula, che fa da seguito all’uscita precedente intitolata “Tristezza” di Reggiani & Mosquito.
Il protagonista di “Quasi una storia d’eroi” è un uomo disadattato che vive con la madre in uno dei tanti palazzoni popolari alla periferia di una città come tante. Considerato una nullità, essere quasi invisibile ai più, il timido Ugo ha una sola distrazione nella vita, quella di coltivare un piccolo orto in una zona abbandonata. Vive con la madre, dicevo, una madre che non gli dimostra il minimo affetto, che lo tratta come fosse un servo e/o un malato di mente senza alcun diritto a un contatto umano. Nel palazzo in cui vivono si dipanano altre storie, tra cui quella di una giovane donna diventata madre da poco che ha un rapporto tossico con sé stessa e con il padre del bambino. Erika, questo è il suo nome, è il desiderio nascosto di Ugo, lui la osserva quando nessuno se ne accorge, soprattutto di notte, quando Ugo scavalca le balaustre che dividono gli appartamenti in cui vivono per intrufolarsi a casa di lei e recuperare qualche feticcio da adorare. Con la trama mi fermo per non rischiare di rovinarvi la lettura, ma vi posso dire che lo sviluppo di Ugo lo porta a percorrere una parabola di autodistruzione e, in un certo senso, di autoaffermazione.

Ho amato questa graphic novel fin della prima pagina. Mi è piaciuta a trecentosessanta gradi. L’uso dei colori freddi, le inquadrature originali, gli scarni dialoghi che vanno sempre al dunque e la malinconia che traspare da ogni tavola.
Mentre leggevo “Quasi una storia d’eroi” di Ettore Gula mi sono detto che questa storia sarebbe potuta essere inclusa tranquillamente anche nella collana “Iena” che, si può dire, a casa Neo raccoglie le storie più taglienti e spigolose, più crude e in grado di urlare tutto il loro dolore al mondo.

Non c’è che dire, una delle migliori graphic novel che abbia mai letto. Confesso che a distanza di giorni dalla conclusione di questa lettura, dopo aver lasciato sedimentare alcune delle sensazioni che “Quasi una storia d’eroi” mi aveva provocato, mi è rimasto un senso di malinconica tristezza per il buon vecchio Ugo. Continuo a chiedermi, in maniera forse infantile, cosa sarebbe potuto accadere alla sua vita se fosse stato amato. Credo che anche questi pensieri mostrino l’incontro con una libro appagante che consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere, a quelli che hanno familiarità con la collana “Iena” e a chi adora le storie che vanno dritte al cuore e lo fanno sanguinare.

Postfazione di Emiliano Longobardi.

Ettore Gula dal 1997 disegna storie per le maggiori testate Disney/Panini (Topolino, Pk, WITCH) Per Pixar ha realizzato gli adattamenti a fumetti dei film Toy Story 1, 2 e 3.
Oltre ad occuparsi di storyboard per pubblicità e animazione, nel 2007 collabora con Bruno Bozzetto allo sviluppo grafico dei personaggi della serie Rai Fiction “Psicovip”.
Ha pubblicato per il mercato francese i fumetti “Othon e Laiton, Les Bandits de l’Antarctide” su testi di Giustina Porcelli e “Le Feu du dragon” terzo numero della serie Wondercity su testi di Giovanni Gualdoni.
Il suo tratto, rotondo, lineare, che deriva in parte dalla sua esperienza sulle testate disneyane, ma anche incisivo e cruento, crea un contrasto efficace con la storia noir raccontata in Quasi una storia d’eroi, che rappresenta il suo esordio come autore unico.

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