Se Picasso scrivesse…

by Gianluigi Bodi
Pedro Lemebel

Coordinate.
Titolo del libro: Irraccontabili.
Autore: Pedro Lemebel, alias di Pedro Marones.
Casa editrice: Edicola Edizioni.
Anno: 2020
Traduttore: Silvia Falorni.

Nella maggior parte dei casi che mi sono capitati tra le mani negli ultimi anni, la letteratura Cilena ha, in un modo o nell’altro, sempre a che fare con la dittatura. Mi pare ovvio che una tale ferita sia rimasta impressa in maniera talmente tanto profonda che un qualche aspetto riesce sempre a farsi strada e arrivare su carta.

Non fanno eccezione i racconti inclusi nella raccolta “Irracontabili” di Pedro Lemebel (qui, come vedrete nelle illustrazioni che accompagnano il libro, indicato come Pedro Mardones) in cui la solitudine che si respira e che attraversa tutti i racconti sembra nascere da una profonda diffidenza che alimenta la distanza tra le persone. Se non ti puoi fidare di nessuno perché il tuo vicino di casa, la persona che siede accanto a te sull’autobus, l’uomo che fa la spesa, la donna che consegna la posta potrebbero essere l’unica presenza che ti separa dal carcere, allora è facile che la diffidenza sia l’unica fonte di sopravvivenza e una generatrice di solitudine.

Dialoghi talvolta assoggettati al reame dell’assurdo, personaggi onirici, fantasmi di un passato che non si dissolve, una narrazione che sfiora il fantastico e che restituisce un ritratto della realtà sfasato, quasi una nuova interpretazione di ciò che vediamo. Ed è per questo che mi è venuto in mente Picasso. Ho pensato ai suoi quadri, alla capacità che aveva di raffigurare l’abisso umano e di seppellirlo sotto una coltre di metafore, di immagini che apparentemente non avevano senso. Ho pensato a tutto questo e mi sono detto che se Picasso avesse scritto probabilmente lo avrebbe fatto in questo modo.

Pedro Lemebel ha uno sguardo acuto, critico, ce n’eravamo già accorti con “Di perle e cicatrici“, ha una sensibilità che anche attraverso a costruzioni assurde e arzigogolate, anche attraverso trame e personaggi che rasentano la pazzia, riesce a farsi strada fino a noi e ci lascia con un senso di vuoto, un brivido freddo di solitudine.

Prefazione di Pía Barros e traduzione di Silvia Falorni.

Pedro Lemebel nasce nel 1952 in un quartiere popolare di Santiago. Nel 1987 forma, con Francisco Casas, il collettivo Las Yeguas del Apocalipsis, trasformandosi in un mito della scena artistica cilena e nel simbolo internazionale della liberazione sessuale. Dal 1989 pubblica le sue cronache in Cile e all’estero. Nel 1996 conduce il programma Cancioniero di Radio Tierra. Muore all’alba di venerdì 23 gennaio 2015, all’età di 62 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella cultura del paese.

Di Pedro Lemebel, Edicola ha pubblicato Di perle e cicatrici e Irraccontabili.
Ho paura toreroBaciami ancora, forestiero e Parlami d’amore sono pubblicati da Marcos y Marcos.

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