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Paolo Zardi – La meccanica dei corpi

by Gianluigi Bodi
Paolo Zardi

Leggere letteratura significa cercare continuamente la strada verso casa.
Leggere i libri di Paolo Zardi, per me, ha esattamente questo effetto, quello di farmi ritrovare una strada smarrita, farmi muovere a passi lenti tra la nebbia e le asperità del terreno e, finalmente, farmi sedere davanti un fuoco per ristorare una povera anima smarrita.
È questo l’effetto Zardi ed è per questo motivo che accolgo sempre con una grande gioia l’arrivo di un suo nuovo libro. Sono anche convinto che Paolo Zardi abbia, fino a ora, raccolto meno di quanto meriti, ma i motivi per i quali si sta maturando quella che credo essere una grave ingiustizia, li tengo per me e forse non sono nemmeno quelli a cui sto pensando io.

In ogni caso, a metà novembre, Neo Edizioni, editore storico di Zardi, ha dato alle stampe l’ultima opera dello scrittore padovano dal titolo “La meccanica dei corpi”. Ne “La meccanica dei corpi” sono raccolti cinque racconti, di cui 4 lunghi e uno più breve. Quattro di questi lavori sono inediti, mentre l’ultimo, “Il Signor Bovary” avevo già avuto modo di leggerlo nella vecchia e ormai introvabile edizione Intermezzi di parecchi anni fa. Se non lo avete mai letto sappiate che si tratta di un dei migliori racconti mai scritti da questo autore per cui non potete non acquistare “La meccanica dei corpi”.

Date queste coordinate minime utili per un avvicinamento al testo non mi resta che esprimere cosa ne penso dell’ultimo nato in casa Neo. Come dicevo all’inizio, ritornare a leggere Zardi è un piacere che si rinnova ogni volta grazia alla capacità di questo autore di scandagliare l’animo umano da prospettive sempre diverse e profondamente personali.
Sia che ci si trovi a leggere la storia di una ragazza che, sul punto di crollare decide di crearsi uno scoop senza pensare alle conseguenze, sia che si abbia a che fare con la perdita e il rimpianto di un padre che ormai vede la propria vita agli sgoccioli o che ci si interroghi sul significato dello scorrere del tempo o magari si sia testimoni di un fatto violento che provoca cambiamenti inimmaginabili fino a pochi secondi prima o, infine, che si mostrino le relazioni di amore, potere e tradimento, Zardi ha un occhio acuto e preciso. Il mondo creato da Zardi in ognuno di questi racconti è un mondo reale, con tutte le sfumature che siamo abituati a conoscere anche nella nostra realtà, ma in più l’autore cosparge tutto di una profonda umanità, cosa che non è così frequente. I personaggi di questa raccolta sono vividi, potremmo averli accanto a noi in treno, potremmo averli criticati a causa delle scelte fatte che noi non comprendiamo fino in fondo.

Ritorno alla protagonista del racconto “L’era della dignità borghese”, una ragazza oppressa dalla complessità del mondo in cui vive, oppressa dalla necessità di far parte di quel meccanismo intercambiabile che serve a remunerare il capitale, oppressa dallo stridio degli ingranaggi che rendono tutto complicato, anche vivere una vita dignitosa. Chi può scagliarsi contro di lei per avere inventato uno scoop che poi ha avuto conseguenze nefaste? Forse lei era l’unica a non aver capito dove stava il limite tra ciò che si poteva inventare e scrivere da ciò che invece doveva restare dentro di lei. Forse la sua colpa è non aver capito fino in fondo le regole alla base del suo mondo, ma chi le capisce tutte queste regole?

Anche il padre di “Fantasmi” che si rimprovera di non aver ascoltato, di non aver capito, di non aver visto, come può questo padre portare dentro di sé un peso così crudele? Forse per lui può arrivare un’espiazione per quei peccati che da solo si è accollato.

Quello che fa Zardi in tutto quello che scrive è osservare da vicino la trama sottile che costituisce la nostra vita di tutti i giorni, osservare come le nostre anime si muovono all’interno di questa fitta trama per poi raccontarci la vita: con infinita dolcezza e, forse, assoluzione.

Paolo Zardi vive a Padova, ha pubblicato con la Neo Edizioni le raccolte di racconti Antropometria (2010), Il giorno che diventammo umani (2013), La gente non esiste (2019), e i romanzi XXI Secolo (finalista Premio Strega 2015) e La Passione secondo Matteo (2017). Suoi i romanzi Tutto male finché dura (Feltrinelli, 2018), L’invenzione degli animali (Chiarelettere, 2019), Memorie di un dittatore (Perrone, 2021). In ebook ha pubblicato i romanzi Il principe piccolo(2015), La nuova Bellezza (2016) per Feltrinelli Zoom e Eva (Kobo Originals, 2022).

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