Devo dire che è molto confortate, per me come lettore, avere un porto sicuro a cui rivolgermi quando vengo preso da un turbine di letture poco soddisfacenti. Per mia fortuna, dopo qualche anno di esperienza, sono riuscito a creare un gruppetto di case editrici che trovo molto vicine ai miei gusti e che non mi hanno mai deluso. È come avere un luogo da chiamare casa.
Una di queste è naturalmente Edicola Edizioni che ormai da qualche anno mi accompagna con ii suoi bellissimi libri. Mi sembrano passati secoli dalla prima volta che ho preso in mano “Space Invaders“, all’epoca mi aveva affascinato la copertina, ma ora so già, quando ne vedo uno, che dietro alle bellissime copertine c’è sempre un libro di qualità.
Parlando di qualità passo al libro di cui vi voglio parlare oggi, si intitola “Sprinters – Una storia di Colonia Dignidad” e lo ha scritto Lola Larra.
Colonia Dignidad, nota anche come Villa Baviera, è una colonia realmente esistita in Cile (e che esiste tuttora anche se rispetto a quella di cui si parla nel libro ha perso alcuni dei tratti caratteristici). È stata fondata da alcuni ex soldati delle SS trasferitisi in America Latina quando le cose si sono fatte pesanti in Europa. L’anno è il 1961 e tra i fondatori c’è anche Paul Schäfer, detto anche Zio Paul e attorno alla figura di quest’uomo terrificante ruota il nucleo di questo libro.
Mentre leggevo le pagine scritte da Lola Larra mi chiedevo come mai, una storia di questo genere, un orrore così avvolgente, non mi fosse già nota. Non avevo mai sentito parlare di Colonia Dignidad e la cosa mi ha turbato, perché mi sono reso conto, in maniera forse un po’ infantile, che il male si nasconde prendendo molteplici forme e che non tutto ciò che è male viene a galla alla stessa velocità.
Il libro di Lola Larra è una miscela sapiente di narrativa, saggistica e giornalismo, inoltre, nelle pagine di “Sprinters – Una storia di Colonia Dignidad” c’è l’incontro tra parola scritta e immagine. Ci sono infatti alcune tavole di un ipotetico film, una sceneggiatura creata per raccontare con un altro mezzo le atrocità di questa colonia.
Ma quali sono dunque queste manifestazioni del male che mi hanno turbato? Paul Schäfer ha creato Colonia Dignidad con l’intento di mantenere in vita parte dell’eredità nazista, favorito da un terreno fertile dovuto a Pinochet. I bambini appena nati venivano strappati dalle braccia dei loro genitori e dati in affido a tutori chiamati “zii” e “zie”. All’interno della colonia i ruoli erano definiti in modo maniacale, chi sgarrava poteva essere punito per una sciocchezza e si favoriva la delazione. Le persone non potevano lasciare la colonia e se qualcuno scappava gli sforzi per riacciuffarlo ed evitare che potesse comunicare al mondo ciò che succedeva dietro alla recinzione della colonia erano enormi. Ma ciò che ho trovato più angosciante, oltre alla violenza sistematica ha a che fare con gli abusi ai minori, anche questi, sistematici. Abusi che hanno portato alla condanna di Schäfer a 33 anni di carcere. Come ciò detto, Colonia Dignidad esiste ancora. L’attuale responsabile ha idee decisamente più progressiste e ci sono anche state pubbliche scuse per ciò che è successo dentro i confini della colonia.
La scrittura di Lola Larra mi ha portato dentro la colonia, mi ha fatto ascoltare testimonianze terribili e mi ha fatto vedere con gli occhi ciò che avrei potuto solo immaginare. “Sprinters – Una storia di Colonia Dignidad” è un libro scritto in maniera da entrarti sotto pelle e che non ti permette di voltare la testa da un’altra parte. Ti fa guardare negli occhi l’orrore e forse questo è l’unico modo per vincerlo.
Consiglio a tutti la lettura di questo libro. Le tematiche non sono certo all’acqua di rose, ma credo che si possa imparare molto dal modo in cui Lola Larra ha trattato la materia. Non ha mai il piede sull’acceleratore della pietà, dell’effetto speciale. Racconta come farebbe un giornalista serio, ma con un’abilità narrativa che arriva a colpire sempre il centro.
Traduzione di Marta Rota Núñez. Illustrazioni di Rodrigo Elgueda.
Lola Larra ha pubblicato racconti e romanzi. È cresciuta a Caracas, ha lavorato come giornalista a Madrid per quasi quindici anni e nel 2006 è tornata a Santiago del Cile, dove è nata. Nel 2019 ha vinto il prestigioso Premio Andersen per A sud dell’Alameda, illustrato da Vicente Reinamontes. Sprinters è il suo secondo libro pubblicato da Edicola.