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Maurizio Ceccato – Illustrazioni per l’uso

by Gianluigi Bodi
Maurizio Ceccato

Mi è capitato di recensire romanzi, raccolte di racconti, saggi, diari, graphic novel, libri di poesie; mi è capitato di recensire un po’ di tutto, dunque, ma credo che un libro come “Illustrazioni per l’uso” di Maurizio Ceccato (edito da Italo Svevo) ancora non mi fosse mai capitato.

Procediamo per punti. Dopo che avrete comprato il libro, dopo che lo avrete aperto e con pazienza e precisione avrete separato le pagine intonse (da questo punto di vista Italo Svevo ha finalmente dato una ragione di essere al mio povero tagliacarte che per anni è rimasto chiuso in un cassetto), dopo che avrete reso “Illustrazioni per l’uso” un libro leggibile e non più un semplice oggetto dalla pregevole fattura vi accorgerete subito di un paio di cose.

La prima è che Maurizio Ceccato è un disegnatore eccezionale. Se bazzicate l’editoria italiana potreste avere visto le sue opere immortalate nelle copertine di Del Vecchio Editore, di Giulio Perrone, Hacca e tanti altre case editrici. Il più delle volte vi accorgerete che l’immagine di copertina si fonde armoniosamente con il contenuto del libro.
Quindi, riassumendo: Maurizio Ceccato è un grande disegnatore con una grande sensibilità.

L’altra cosa di cui vi accorgerete immediatamente è che “Illustrazioni per l’uso” è una raccolta di immagini corredate da un breve testo che sembra fare da titolo alle immagini stesse.

Io ho provato a esplorare questo lavoro di Ceccato e pur essendo consapevole di non avere i mezzi e le competenza necessarie per giudicare ogni singolo disegno, penso di poter, quantomeno, esprimere un’opinione sul libro nella sua interezza. Quello che dirò è, semplicemente, ciò che il libro ha provocato in me mentre lo sfogliavo.

Ogni immagine sembra essere presa dall’esperienza di tutti i giorni, i disegni di Maurizio Ceccato sembrano istruzioni per l’uso degli oggetti di utilizzo quotidiano; lo stile è appunto quello delle classiche istruzioni per l’uso (tanto per farvi un’idea immaginate il depliant che negli aerei vi spiega come comportarvi nel caso in cui le cose si dovessero mettere male), ma potremmo dire anche dei bugiardi dei farmaci (questa associazione mi sembra obbligatoria visto che la definizione di bugiardino è stata stampata in copertina). Poi subentra il testo che è stato piazzato ad arte ai piedi dell’immagine e quel testo, per quanto stringato, provoca uno scarto di senso, ci costringe a osservare di nuovo l’illustrazione con occhi nuovi, alla ricerca del nesso tra parola e immagine.

Secondo me il piacere offerto da questo libro sta esattamente nella ricerca di questo senso nascosto e se devo allargarmi ancora di più le pagine di “Illustrazioni per l’uso” di Maurizio Ceccato mi hanno procurato l’effetto che spesso mi procura la poesia; che dopo averla letta una prima volta mi costringe a rileggerla alla ricerca dei significati più profondi.

Concludo dicendo che “Illustrazioni per l’uso” per chi scrive può anche essere utilizzato come piccolo compendio di fonti di ispirazione.

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