Igort e Andrea Serio – Gauloises

by Gianluigi Bodi
Gauloises

È fuori di discussione che Igort sia l’anima di Oblomov. Nel corso di questi ultimi anni ho visto uscire, per questo editore, dei graphic novel meravigliosi. Vere e proprie manifestazioni artistiche in cui la narrazioe si sposava a meraviglia con l’aspetto visivo; grandi e ampie storie, dalle vignette stipate di parole, dai disegni claustrofobici; oppure storie raccontate con uno stile movimentato, con i tratti capaci di imbrigliare la velocità di un movimento.

“Gauloises” di Andrea Serio e Igort invece va nella direzione opposta. Si tratta di un volume abbastanza contenuto, sono meno di un centinaio di pagine e pur raccontando un’unica grande storia, si divide in cinque brevi movimenti che inizialmente sembrano essere slegati tra loro ma che nell’epilogo mostrano tutta la loro comune intensità.

Gauloises” racconta la storia di due sicari di professione, un napoletano che vive a milano e un ex pugile sardo un po’ sciupafemmine. Hanno entrambi la malinconia nello sguardo, la malinconia che deriva dal fare il lavoro che fanno. Uno dei due uccide Pupa, il protetto di un boss mafioso e l’altro viene incaricato di vendicare la perdita. La storia è tutta qui, ruota attorno all’avvicinamento tra questi due personaggi che, nel giro di poche pagine diventano memorabili.

Sono personaggi che si collocano in un tempo distante, un tempo di lunghi impermeabili e cappelli a tesa larga, di donne di malaffare e sigarette sempre tra le labbra. Il grigio, l’azzurro e il nero la fanno da padrone, restituiscono un’atmosfera cupa e fredda, come detto, malinconia e, accanto a essa l’impressione che nessuno dei due protagonisti abbia la forza di assolversi. Camminano in un mondo che li ha creati a sua immagine e somiglianza.

La tecnica usata è quella del pastello e devo dire che quella certa sfumatura che viene prodotta sulle pagine è perfetta a rendere onirica la cammininata di avvicinamento dei due protagonisti. Se mi è poi permesso dare un’impressione basata solamente su una suggestione, che forse è basata anche sulle altre opere uscite da Oblomov, mi è parso che l’atmosfera generale fosse influenzata da un vento francesce che non mi ha distubato affatto. A conclusione, e sono quasi certo che molti di fortunati lettori di questo graphic novel concorderanno con me, non si può fare a meno di “sentire”, a mano a mano che si procede con la lettura, un sottofondo musicale che è composto, inequivocabilmente da musica Jazz. Ecco, se devo dare a questa raccolta un tratto che la contraddistingua dall’inizio alla fine, che coinvolga entrambe le figure dannate, allora mi piace pensare che sia proprio quest’anima musicare a dare a “Gauloises” il suo tono sognante e malinconico.

Andrea Serio è un formidabile illustratore, pastellista compulsivo, fumettista, copertinista per dischi bellissimi e all’occorrenza pittore. Nel 2011 ha pubblicato in Italia e Francia il suo primo graphic novel Nausicaa – L’altra Odissea (testi di Bepi Vigna), da cui è stato tratto l’omonimo cortometraggio animato che ha aperto la Settimana della Critica alla 74ma Mostra del Cinema di Venezia, e che si è aggiudicato il Green Drop Award e la menzione speciale da parte del Ministero dei Beni Culturali. Nel 2017 ha realizzato En plein air, il suo primo libro per bambini (Topipittori). Nello stesso anno gli è stata dedicata una personale presso la Galerie Glénat di Parigi. Il suo Rapsodia in blu (Oblomov 2019) è stato pubblicato in tutta Europa. Tra le sue collaborazioni più recenti: Feltrinelli, “Le Nouvel Observateur”, “La Revue Dessinée”.

Igort, nome d’arte di Igor Tuveri, è personalità poliedrica di artista. Autore prolifico di graphic novel pluripremiati, regista, illustratore ed editore, è anche autore di racconti, romanzi e musiche. È stato il primo occidentale a disegnare un manga in Giappone e ha pubblicato su tutte le più prestigiose riviste italiane e internazionali. Nutrendosi di lunghe permanenze in Giappone e nei paesi dell’ex Unione Sovietica, ha maturato uno stile espressivo che unisce le peculiarità del graphic novel, di cui è maestro riconosciuto, e del graphic journalism, diventando una voce tra le più originali del panorama artistico internazionale. Conclusa la trilogia dei Quaderni giapponesi (2020), ha dato alle stampe Inchiostro su carta, artbook che raccoglie le illustrazioni di quarant’anni di carriera e il recente Brillo. La guerra degli ovetti, edizione integrale della serie a fumetti nata sulle pagine di Linus nella metà degli anni Novanta. Ha debuttato alla regia con il film “5 è il numero perfetto”, tratto dall’omonimo fumetto. Premiato al Comicon come migliore disegnatore del 2016, a Lucca Comics come migliore autore 2016, Premio Napoli per la diffusione della cultura italiana, è stato insignito del Premio Romics alla carriera 2017.

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