Giacomo Verri – Un altro candore

by Gianluigi Bodi
Giacomo Verri

A volte tendiamo a dimenticare che i momenti più importanti della storia sono stati tali perché dietro c’erano delle persone in carne e ossa. Tendiamo a dimenticare il particolare per il globale, spesso poi, per affrontare il particolare ci dimentichiamo completamente della cornice che accoglie i personaggi. Giacomo Verri con il suo ultimo libro pubblicato da Nutrimenti, ottima casa editrice di Roma, non lo ha fatto. “Un altro candore” è un esempio di come le due strade possano proseguire parallelamente senza bisogno di favorirne una a discapito dell’altra.

Un altro candore” inizia a metà degli anni novanta, in un momento in cui la situazione politica italiana sta cambiando e detterà la strada che porta fino ai giorni nostri; c’è nell’aria uno sfrenato edonismo che porterà a sacrificare il bene comune per favorire il bene personale, che porterà a cercare alibi per qualsiasi cosa, come fossimo bambini viziati. La storia è quella di Claudio, un uomo ormai vecchio che deve far fronte ad un incidente che coinvolge la moglie. Sul letto d’ospedale la moglie gli confessa di aver letto delle lettere che ha ricevuto in gioventù, lettere che riguardano lui e un amore nato nei giorni bui, in Valsesia, un amore omosessuale mai completamente sopito anche se, così voleva il “buonsenso”, è stato necessario andare avanti, sposarsi, mettere su famiglia, fare i “normali”.

Giacomo Verri gioca dunque tra un tempo presente (anche se per noi già lontano) e un passato remoto in cui le vicende personali degli eroi si intrecciano profondamente con quelle della Storia con la S maiuscola. La resistenza, la vita da fuggitivo, da bestia; una volta prede e una volta predatori, una volta lordati di sangue e una volta assassini senza pietà. La violenza e l’amore, entrambe influenzeranno la vita delle persona coinvolte in questa storia. Chi non si rassegnerà a ciò che e stato e ne porterà i segni fino alla morte, chi proverà a staccarsene e cercherà di vivere una vita normale, ma sarà costretto a tornare sui propri passi e accettare il fato avverso.

“Un altro candore” è un ottimo libro e Verri conosce molto bene la materia di cui parla. Anche i suoi libri precedenti hanno, come sfondo, la stessa valle e le stesse tematiche. La solidità con cui tratta gli argomenti storici del libro è davvero impressionante, si capisce che dietro c’è uno studio e una passione fuori dal comune. In quest’ottica, i personaggi hanno trovato un terreno solido su cui compiere le proprie acrobazie, cosa che non sarebbe stata affatto possibile se lo scrittore non avesse avuto il polso della situazione.

Ottima lettura autunnale.

Giacomo Verri è nato nel 1978 a Borgosesia (VC), dove vive e insegna lettere nella scuola media. Ha esordito con il romanzo Partigiano Inverno (Nutrimenti, 2012), con cui era stato finalista al Premio Calvino, e ha pubblicato la raccolta Racconti partigiani (Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 2015).

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