Quando vengo a sapere che sta per uscire un nuovo libro di Ezio Sinigaglia io sono sempre molto felice. Seguo questo scrittore da “Eclissi” uscito nel maggio del 2017 per l’editore romano Nutrimenti. Poi la scrittura di Ezio Sinigaglia passa a Terrarossa, editore barese. Ne nasce un forte connubio che vede l’uscita di sei opere, compresa questa. A partire dal 2019, quando l’editore barese ristampa una nuova edizione del “Pantarèi” il primo romanzo di Sinigaglia uscito del 1989 e che per anni, fino al 2017 appunto, era rimasto l’unico libro pubblicato da questo autore. Da quel momento in poi il legame tra casa editrice e scrittore è diventato sempre più forte e non accenna a diminuire.
L’ultimo nato, sempre in casa Terrarossa si intitola “Grave disordine con delitto e fuga” ed è, a volerlo etichettare, un romanzo breve. Breve ma denso. Anzi, densissimo come tutto quello che scrive Ezio Sinigaglia. Sì perché se dovessi dire una sola cosa di Ezio Sinigaglia avrebbe proprio a che fare con la sua scrittura che sa essere precisa fin nel più piccolo dettaglio.
Il libro racconta la vita dell’ingegnere De Rossi, una persona di successo e bene realizzata che ha una vita praticamente perfetta. Un giorno però questa vita viene sconvolta dall’assunzione di un nuovo fattorino, si tratta del diciassettenne Michelangelo, detto Jimmy. L’incontro con il ragazzo fa piombare l’ingegnere De Rossi in un vortice di turbamento.
Il problema delle storie di passione però è che spesso sfuggono al nostro controllo, sono imprevedibili perché sono imprevedibili anche gli esseri umani. De Rossi, convinto di avere ancora una volta tutto sotto controllo, perché mai niente nella usa vita ha disobbedito al suo volere, si trova davanti una trama che non aveva previsto. La bellezza di Jimmy può essere tossica e un ragazzo che a prima vista può sembrare completamente padrone di sé stesso ed equilibrato può mostrare improvvisi segni di cedimento che fanno presagire la rovina. Ecco dunque che il passo tra passione e inquietudine diventa breve.
Anche questa volta, come già ho detto all’inizio, la scrittura di Ezio Sinigaglia è molto densa. Direi che se dovessi trovare un tratto caratteristico dello stile di questo autore che accomuna tutte le sue opere, opterei per questa densità. Densità che si traduce in una descrizione minuziosa e a volte forse maniacale dei turbamenti dell’animo umano e dell’oggetto di questi turbamenti. Le descrizioni che lo scrittore fa di Jimmy, bersaglio delle passioni amorose dell’ingegnere De Rossi sono a dir poco perfette, dettagliate fino al al più piccolo particolare. Ad un certo punto mi sono fatto trascinare per quattro pagine che raccontavano e descrivevano una semplice risposta. De Rossi chiede al fattorino perché da Michelangelo si sia arrivati a Jimmy e il ragazzo risponde “Sostanzialmente per fare più presto”. Dall’analisi di questa risposta Sinigaglia ricava quattro pagine in cui ci rendiamo conto dell’ossessione già nata in De Rossi e ce ne rendiamo conto proprio per la manicali con cui il protagonista si fissa sui dettagli che molti di noi troverebbero irrilevanti. In questo caso De Rossi si sofferma e nota anche la mancanza di relitti linguistici nella risposta del ragazzo, mancano i “Beh” i “Mhh” i “Mah”.
Questo romanzo dà l’impressione di essere compresso fino al limite, un’esplosione potrebbe essere nascosta dietro a ogni pagina. Ed è proprio questa tensione di sottofondo a rendere grandiosa la lettura di questo romanzo. Certo, vi devono piacere quelle opere in cui ogni parola è messa nel posto giusto e nessuna di esse è superflua, vi devono piacere le costruzioni levigate e curate fin nei minimi dettagli. Perché è proprio questa la sensazione che si ha leggendo “Grave disordine con delitto e fuga”, che tutto sia calibrato al millimetro, che tutto faccia parte di un ingranaggio terribilmente complicato ma anche bellissimo da osservare.
Ezio Sinigaglia (Milano, 1948) ha lavorato a lungo in ambito editoriale e pubblicitario. Ha esordito nel 1985 con Il pantarèi, un metaromanzo sui classici del Novecento riproposto nel 2019 da TerraRossa, editore con il quale ha pubblicato anche L’imitazion del vero, Fifty-fifty. Warum e le avventure Conerotiche, Fifty-fifty. Sant’Aram nel Regno di Marte e Sillabario all’incontrario, tutti scritti negli anni ’80-’90. Ha inoltre dato alle stampe Eclissi con Nutrimenti e L’amore al fiume (e altri amori corti) con Wojtek.