Il mondo cambia e la tv anche. Oggi programmi come “Carosello” (non la versione “Reloaded” inguardabile), “Portobello” o “Canzonissima” sono sepolti nella nostra memoria. Sepolti, appunto, morti, kaputt. “Non è mai troppo tardi” dello storico Alberto Manzi oggi è diventato una barzelletta: me li vedo i giovani che guardando vecchi filmati si mettono a ridere prendendo in giro (non bonariamente, i giovani sanno essere molto pungenti quando vogliono) quell’adorabile signore che di pazienza ne doveva avere tanta.
La tv, almeno così dicono, dovrebbe rispecchiare i tempi. Il suo palinsesto e le tendenze dettate dalla moda tra tipologie di format dovrebbero segnalarci cosa e come il nostro mondo sta cambiando. Il mondo cambia nella sua superficie ma di fatto rimane sempre lo stesso. Ci sono le mamme che portano a scuola i bambini, i nonni che li vanno a prendere, i papà che vanno a lavorare (anche le mamme) e i figli che studiano.
Certe categorie di ascoltatori tv però non sono più appetibili e stanno cadendo in disgrazia.
Le fasce pomeridiane delle tv non sono più riempite da cartoni animati come accadeva solo fino a dieci anni fa. La mia generazione era “martellata” da pubblicità di giocattoli e cartoni animati che restano sempre nella nostra memoria come segnalibro delle pagine più spensierate della nostra vita. Chi non si ricorda “Lady Oscar”, “Ufo Robot” e compari? Ai miei tempi la tv del pomeriggio era una cosa “seria” e la scelta dei contenuti era molto selettiva. Dai cartoni divertenti ma con un che di educativo poi si è passati a cose più leggere come i “Pokemon” e simili. Non ho mai capito che attrattiva potessero avere. E ora? Il pomeriggio dei bambini è accompagnato da una miriade di stupide e insignificanti serie tv con protagonisti adolescenti spesso in atteggiamenti ambigui e che non sono consoni alla visione da parte di un bambino di 9 anni. Ogni età ha il suo.
I bambini dovrebbero fare i bambini e non bruciare le tappe in maniera preoccupante, la migliore età della loro vita viene buttata all’aria così, senza che se ne rendano conto.
Il mitico “Superquark” è stato accantonato quasi del tutto in favore di cosa? Di “Voyager” con Roberto “Er Sola” Giacobbo ( scusi signor Giacobbo ma lei crede a tutto quello che passa per vero nel suo programma?) e cloni che ci rifilano storie fasulle su succhiasangue inesistenti e che per fare audience ti spaccerebbero la tomba di tua zia per quella della Principessa Kamnut della dinastia egizia di Sto Cavolo. Non parliamo della versione “nature” di questo programma, ovvero “Wild” con un’insopportabile Cicogna (di nome e di fatto) che, con la sua vocetta stridula dotata di erre moscia, cerca di sopravvivere senza cibo nelle giungle più selvagge. E ti viene da sperare che una tigre le faccia compagnia…
Ma non abbiamo parlato ancora della fascia più corteggiata: le donne!
Le più inflazionate in certi programmi sono le quarantenni divorziate snob con un buono stipendio, nessuno da mantenere e ovviamente cosa fanno? Si viziano e straviziano tra i balocchi delle profumerie e delle boutique.
Questa comune specie si può avvistare disperata in programmi tv mentre lotta e si strappa i capelli con altre concorrenti per aggiudicarsi un misero Volta & Gabbana, o boa di piume di struzzo del Madagascar di Roberto Asini, che loro desiderano ardentemente ma resterà inutilizzato nell’armadio a meno che non si abbia un passatempo da squillo. Uno spettacolo davvero penoso non c’è che dire, al bando la dignità basta acciuffarsi per prima un esclusivo Giorgio Ernani della collezione passata! Per carità che Dio ce ne scampi da mostri di cotal fattura!
Ma non è finita qui: ci sono quelle che giocano al piccolo pasticcere che impastano freneticamente zuccheri gommosi ricchi di coloranti artificiali, le maniache della chirurgia, le casalinghe perfettine guidate da un mostro di nome Csaba (che nome è poi? Quello di un ciclista ungherese, mi dicono dal mio centro comandi…) che fanno macarons perfetti nelle loro perfette cucine come perfette mogliettine e poi altro ancora…
Ci sono anche coloro che godono a vedere gli orrori: cucine da incubo in cui la presenza degli scarafaggi è ancora un nonnulla, hotel raccapriccianti di un sporco pazzesco, persone che vivono sepolte in casa dalle cose accumulate ma anche immerse nella loro “m…da” perchè darsi da fare a pulire è pretendere troppo…. E poi le docu fiction: tutti in sala parto a vedere come nasce un bambino, tutti al pronto soccorso per curiosare tra le sfighe degli altri, tutti a scrutare le minuscole variazioni di peso di un obeso.
È davvero questa la tv che vogliono gli italiani? Dove sono i programmi culturali, i varietà spensierati dalla risata facile ma garbata? Dove hanno spedito le signorine buonasera? Dove sono pensionati i vecchi sceneggiati in bianco e nero? E dove sono i novelli eredi di Corrado? Non esistono più. Purtroppo. Recentemente un noto quotidiano nazionale ha rilanciato dvd di “Carosello” che sono andati ogni volta letteralmente a ruba.
Mi rifiuto di credere che la tv italiana sia solo quello che vediamo ogni giorno, c’è di più. Siamo i maestri della creatività, siamo i più grandi artisti, siamo i guru dell’eleganza.
La speranza è l’ultima a morire dunque cara TV italiana, rimboccati le maniche perché “Non è mai troppo tardi”.