Eccoci di ritorno. La rubrica più seguita del Web è di nuovo tra noi.
Consigli per diventare uno scrittore di successo.
La scorsa settimana avevamo dedicato un consiglio solo alle nostre fan femminili, la cosa però a provocato dello scontento nei maschietti che si sono sentiti trascurati, per cui, oggi, ci dedicheremo solo ed esclusivamente a quella parte di nostri seguaci che viene da Marte.
Il consiglio di oggi, che vi farà diventare scrittori di successo è: siate ambigui.
Cari amici maschi, l’ambiguità stimola le vendite come poche altre cose. Come per il sesso e la trasgressione, quando ci sono di messo le donne, l’ambiguità vi può spalancare le porte del paradiso degli scrittori. L’ambiguità può fare di voi l’Oscar Wilde del nostro tempo, il nuovo Aldo Busi il Tondelli degli anni duemila.
Avrete già capito dove voglio portarvi, ma prima voglio fare una seria e doverosa premessa. Nessuno qui vuole giudicare gli orientamenti sessuali di nessuno, e tantomeno non si vuole consigliare un orientamento a scapito di un altro. In altre parole, ognuno nella propria vita fa come meglio crede, che poi è la ricetta per la felicità.
Molto spesso però l’ambiguità in senso generale, viene trasportata nel particolare alla questioni relative alla sessualità. Giusto o sbagliato che sia a noi interessa solo che voi pubblichiate un libro e che ne vendiate un paio di milioni di copie.
Il segreto è quindi di far girare voci discordanti sul vostro conto. Prima dite di essere felicemente fidanzati con una parrucchiera di Rimini, poi che pare abbiate preso una cotta per un muratore di Perugia, poi ancora che siete sposati e, dulcis in fundo, che siete vergini e timorosi.
Questa girandola di informazioni avrà più di un beneficio. In primo luogo, la gente si sentirà autorizzata a giudicare le vostre scelte, anzi, si sentirà obbligata a farlo, un obbligo morale. Verrete probabilmente etichettati come diversi (ma a quanto ne so essere tutti uguali è abbastanza sopravvalutato), verrete presi a modello, verrete offesi e portati in trionfo in un altalena continua di emozioni. In secondo luogo sarete sulla bocca di tutti, vi studieranno, osserveranno ogni vostra mossa, ogni vostro capo di abbigliamento e ogni vostra frequentazione.
A questo punto, fate uscire il vostro libro. Potrebbe trattarsi di un’autobiografia, di un saggio o anche di un’opera di narrativa, il genere al quale vi dedicherete non ha alcuna importanza perché, statene certi, chi vi ama comprerà il vostro libro per esservi spiritualmente vicini e chi vi disprezza lo farà per avere materiale in più per il quale avercela con voi.
Alcuni poi, i curiosi, compreranno la vostra creatura solo per poterla studiare e magari carpire da essa qualche segreto che possa far luce sulla vostra ambiguità.
Nel vostro compito, fatevi aiutare da uno stylist, il look in questi casi è di vitale importanza, inoltre, allenatevi ad affrontare le interviste. Le domande che vi porranno saranno sempre quelle e verteranno sul vostro orientamento sessuale (perché, diciamolo, l’ambiguità purtroppo si misura solo in quei termini) e allora voi vi dovrete inventare risposte sempre nuove per non dire assolutamente nulla.
Ultima cosa, sorridete sempre sornioni, date l’impressione di sapere qualcosa che gli altri non sanno.
Come ultimo tocco vi consiglio di dare al vostro capolavoro un titolo giustamente ambiguo, qualcosa che rimandi al vostro modo di essere (finto o vero non ha importanza) e che faccia aumentare nella gente la smania di comprare il vostro libro per capirne di più. Poco importa che alla fine della lettura ne sapranno quanto prima, cioè: niente.
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