Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Come leoni – Brian Panowich – Serie di Bull Mountain – NNeditore

Come leoni – Brian Panowich – Serie di Bull Mountain – NNeditore

by Gianluigi Bodi
Brian Panowich

Intro

Ritornare a Bull Mountain è elettrizzante. Perché, diciamola tutta, tutti noi che abbiamo letto “Bull Mountain“, il primo capitolo della serie, ci siamo chiesti cosa sarebbe successo alle persone che occupavano l’automobile nell’ultimo capitolo. Perché proprio come mi ha detto uno scrittore, riportando le parole del suo agente, il primo capitolo ti fa vendere questo libro,  l’ultimo capitolo ti fa vendere il prossimo.

“Bull Mountain” mi era piaciuto molto, al punto da rileggerlo una seconda volta. Quindi devo ammettere di aver affrontato “Come Leoni” con una certa trepidazione, un misto di attesa e paura. Attesa per le nuove gesta della famiglia Burroughs e paura che il secondo libro non fosse stato all’altezza del primo. Sono rimasto deluso? Accidenti, no! Assolutamente no.

Un po’ di trama

Le cose riprendono più o meno dalla fine del primo libro e cercherò di parlarne senza rovinare la lettura di “Bull Mountain” a chi non l’ha già affrontata. Lo sceriffo Clayton si porta addosso le scorie di quanto successo qualche mese prima. È cambiato, ha perso lucidità mentale e fisica. Deve badare alla famiglia, la moglie Kate e il figlio Eben. Sta valutando di mollare il distintivo. Accanto a lui ci sono ancora alcuni fedelissimi della famiglia Burroughs, come Scabby Mike, che sembrano vedere in lui il nuovo capo. Ciò genera un ovvio contrasto tra la vita ufficiale e la vita privata di Clayton.
Ma cosa succede quando tiriamo via un secchio d’acqua dall’oceano? Subito dell’altra acqua occupa lo spazio e il livello rimane identico. Ecco che i fatti di “Bull Mountain” hanno lasciato un vuoto di potere. Gira voce che ci siano parecchi più soldi di quelli che ha trovato l’FBI e ciò fa gola a Vanessa e al fratello idiota Coot. Basta una scintilla per far esplodere la montagna e questa scintilla scaturisce con una rapina finita male. Cosa resterà di Bull Mountain e dei suoi abitanti alla fine di questo massacro?

Personaggi forti

Devo dire che Brian Panowich si è superato, almeno secondo il mio personale giudizio. “Come Leoni” riprende da dove ci aveva lasciato “Bull Mountain” e va ancora più in profondità nella psiche umana. Nei rapporti tra potere e famiglia, tra il peso dell’eredità, della dinastia e la necessità di ritagliarsi un angolo di mondo tranquillo in cui far crescere i propri figli. Anche in questo capitolo come nel precedente spicca in maniera vivida la figura di Kate, la leonessa di Bull Mountain, capace di tutto per proteggere la famiglia. L’antagonista in questo caso è Vanessa Viner, spietata e lucida, dagli occhi azzurri come il ghiaccio. Assetata di potere e denaro. Attorno a questo duello si costruiscono relazioni di potere tra due fazioni in lotta. Come dicevo, Panowich è diventato ancora più bravo, la trama è ben congegnata e i colpi di scena non mancano (e in un libro di questo genere i colpi di scena aiutano a tenerti incollato alla pagine anche se devo dire che l’avrei letto con la stessa avidità anche se non ce ne fossero stati), ma non sono solo questi a rendere “Come Leoni” una gran bella lettura. Continua l’esplorazione della montagna, dei paesaggi impervi e maestosi. Continua la saga famigliare in cui gli echi del passato si riverberano nel presente e ci consegnano una delle famiglie letterarie più appassionanti degli ultimi anni. Mentre leggiamo queste pagine si percepisce chiaramente il rumore che provoca lo strappo interiore di Clayton nel momento in cui compie l’azione che dà il via ad una spirale di violenza. Riusciamo a sentire i suoi pensieri quando sembra che sia inevitabile per lui fermare la fuga dalle proprie origini e abbracciare il fatto di essere un membro della famiglia Burroughs.

Conclusioni

È possibile leggere “Come Leoni” senza aver letto “Bull Mountain”? Sì, è possibile. Il romanzo è talmente completo che vive di vita propria. Consiglierei di partire dal primo? Sì, credo che partire da “Bull Mountain” renda questo libro ancora più bello. Temevo di dovermi andare a riprendere il libro precedente per aver chiaro cosa stava succedendo in “Come leoni”, ma non è stato necessario. Il ricordo della famiglia Burroughs era talmente vivido che era come se avessi letto “Bull Mountain” la settimana precedente.
Per chi è questo libro? Beh, NNeditore scrive sempre nella quarta di copertina a chi potrebbe piacere ogni libro che pubblicano. A mio modesto parere “Come Leoni” è un libro adatto a molti, a chi ad esempio ama la letteratura dell’america del sud, a chi ha voglia di scavare in profondità, a chi capisce che in un libro come questo la violenza è funzionale alla descrizione di un ambiente, ad affermare potere e mantenere equilibri.

La traduzione di “Come Leoni” è stata affidata a Alfredo Colitto che ha fatto davvero un ottimo lavoro.


Brian Panowich è stato per anni un musicista itinerante prima di fermarsi in Georgia, dove vive tuttora e lavora come pompiere. Bull Mountain, il suo romanzo d’esordio, è stato finalista nella categoria Mistery/Thriller del Los Angeles Times Book Prize 2016 accanto ad autori del calibro di Don Winslow.

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