Non ne ho mai fatto mistero, io amo Julio Cortázar. Un rapporto che dura da un decennio e non si è ancora logorato. Un rapporto fatto di letture e riletture, scoperte e riscoperte. E di sorprese.
La sorpresa sta nell’aver scoperto, quasi per caso, quasi sopravvissuto alla mia sbadataggine, il piccolo volumetto inaugurale della collana littleSur della Sur Edizioni. Il numero zero, dedicato, appunto, a Julio Cortázar.
Un tal Julio” si compone di due parti, entrambe piccole gemme dell’universo Cortazariano. Stampata sulle pagine di sinistra, un’intervista che Cortázar ha concesso alla giornalista Sara Castro-Klaren. Stampata sulle pagine di destra la versione Rayueliana della biografia di Cortázar illustrata da Rep, un grande fumettista argentino contemporaneo.

Due anime quindi per un piccolo libro. Eppure, queste due entità diverse triangolano bene tra loro, palleggiano da campioni, passandosi la palla con stile. Capita quindi di leggere le rispote di Cortázar, a volte spiritore e a volte un po’ piccate e di far scivolare l’occhio verso destra, verso quello spilungone ricurvo e la sua sigaretta perennemente accesa in bocca.

Nell’intervista di Sara Castro-Klaren si parla di alcuni dei libri scritti da Cortázar, della fama ottenuta dall’autore all’uscita di Rayuela, ma anche di abitudini di lettura. Le cose che mi hanno colpito sono due. La prima, il sapere che il Cortázar lettore apriva qualsiasi libro senza pregiudizi. Leggeva senza anticipazione, senza aspettarsi dal libro niente di più di quello che gli dava. Credo che sia la chiave perfetta per assaporare un libro nella sua interezza, per coglierne la sua vera essenza e non venir influenzati da pregiudizi pregressi.
L’altra scoperta positiva è la caparbietà con cui Cortázar si opponeva ad alcune speculazioni pseudo intellettuali, quella voglia di trovare spiegazioni fatte di strutture e sovrastrutture tipica di un certo giornalismo culturale e pure di certa critica che mi rimanda indientro negli anni ai banchi di scuola.

L’altro lato dell’opera è una biografia a fumetti illustrata da Rep e con la struttura presa in prestito da Rayuela. Quindi, la si può leggere dalla prima all’ultima pagina, la si può leggere saltando da una pagina all’altra cercando l’ordine temporale corretto oppurre la si può leggere un po’ come si vuole. In tutti i casi è davvero piacevole perdersi tra le illustrazioni di Rep capace, da grande artista, di cogliere i tratti somatici di Cortázar portandoli ad un livello caricaturale che enfatizza i tratti caratteriali dell’autore. Va fatto un plauso anche a chi ha curato la traposizione della biografia nel formato scelto da Sur Edizioni in quanto adattare le vignette non è stata assolutamente una passeggiata.

Il volume è curato e tradotto da Giulia Zavagna della quale ho già parlato altre volte qui su Senzaudio e che mi limito, in questa sede, a definire una persona piena di passione per il proprio lavoro.

LittleSur affiancherà, nel prossimo anno, la collana madre di Sur Edizioni, offrendoci altre chicche nel corso di tutto il 2015. Intanto, sulla fiducia, procuratevi il numero zero.

Commenti a questo post

Articoli simili

Leave a Comment