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Sulla blasfemia – Riccardo di San Vittore

by senzaudio

In architettura e nell’arte esistono diverse modalità di restauro, quasi delle filosofie contrapposte. In alcuni casi si interviene direttamente sull’opera per ridargli luce e si cerca di mantenere tutto quello che c’è intorno il più simile possibile a quello che era. In altri casi, invece, oltre alla cura e all’intervento diretto sull’opera si crea un contrasto con delle strutture moderne che sono nettamente visibile e creano un contrasto che, se fatto con cura, risulta incredibilmente e paradossalmente armonico.
Succede quest’ultima cosa nell’edizione di un’opera storica come “Sulla blasfemia” (titolo originale: De spiritu blasphemie) edito da Armillaria edizioni e scritto da Riccardo di San Vittore, teologo e filosofo medievale, che ha avuto anche la “fortuna” di essere inserito da Dante nel suo Paradiso. All’interno del libro non c’è solamente una bella edizione dell’opera curata da Manlio Della Serra, ma anche quello che qui viene chiamato un “dispetto”, un racconto di narrativa moderna, scritto in questo caso da Ivano Porpora. Quindi dopo aver letto un’opera scritta nel medioevo si legge un racconto odierno, un “restauro” che da ancora più valore all’opera stessa. Sulla blasfemia ragiona e riflette sulla potenza delle parole che in certi casi hanno definito il destino di chi le ha pronunciate. La blasfemia è un concetto più profondo di un semplice insulto verso Dio anche perché per offendere seriamente la Sua gloria bisogna prima di tutto crederci. Il “dispetto” di Ivano Porpora è un racconto intitolato “Bruciavamo formiche”, un testo sull’infanzia, sull’amicizia, sulla crescita e sulla crudeltà ingenua che vive dentro ogni essere umano. Una semplice storia che ne contiene moltissime altre, raccontate con eleganza e cambi di ritmo. E soprattutto pur essendo un’opera moderna riesce ad amalgamarsi perfettamente con il testo Sulla blasfemia grazie al modo in cui Porpora riesce ad inserire la religione nella sua storia, con estrema grazia.
La casa editrice Armillaria farà uscire ogni suo titolo in tre edizioni, quella cartacea tradizionale, l’ebook e lo PseudoBook, fatto totalmente a mano, in sole 50 copie numerate e sempre diverse nel formato, nella ricerca iconografica e per la riproduzione dell’opera di un artista contemporaneo.

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