Steph Cha – La tua casa pagherà

by Gianluigi Bodi
Steph Cha

La prima volta che ho sentito parlare della casa editrice 21lettere è stato merito di Angelo Orlando Meloni che aveva letto “Space Opera“, la loro prima pubblicazione, e ne era stato talmente colpito da volerne scrivere una recensione.
Da allora ho continuato a tenere d’occhio questa piccola e da poco nata casa editrice finché alla fine mi è capitato tra le mani un libro che ha destato il mio interesse perché tratta un tema che purtroppo è molto attuale e chissà per quanto tempo lo sarà ancora.

Il libro si intitola “La tua casa pagherà” e lo ha scritto l’autrice coreana Steph Cha (editor e critica letteraria). La storia si avvia sulle ceneri delle sommosse del ’92 avvenute a Los Angeles, rivolte che avevano uno sfondo razziale e che erano nate a causa dell’assassinio da parte di alcuni agenti di polizia del cittadino di colore Rodney King. Oltre a questo, l’ulteriore fonte di ispirazione è l’assassino di una ragazzina di 15 anni di nome Latasha Harlins per mano di una donna coreana titolare di un negozio. L’assassinio di Latasha viene da molti considerato uno dei passi chiave verso le sommosse del ’92.

Il libro ha queste fondamenta e la storia scritta da Steph Cha, prendendo appunto la sua linfa vitale da questi accadimenti, descrive un america in cui l’integrazione razziale è lontana dall’essere conseguita. Il messaggio di Steph Cha però è ancora molto più chiaro. Normalmente ci limitiamo a considerare il problema dell’integrazione come un problema che vede in gioco da una parte i bianchi e dall’altra le persone di colore. In realtà negli stati uniti il problema è molto più complesso e per comprenderlo vanno tenute in considerazione anche le altre etnie, tra cui quella coreana che è stata particolarmente colpita dall’omicidio di Latasha Harlins. Non va inoltre dimenticato che alle ultime elezioni, il partito repubblicano ha ottenuto un aumento di voti, rispetto alle elezioni di quattro anni prima, proprio da quelle fasce che sembrano insospettabili, ad esempio i latinoamericani. Ciò fotografa un problema che è molto più complesso di quello che una semplificazione “neri vs. bianchi” potrebbe farci credere.

Ed è proprio questa tensione continua che Steph Cha sa descrivere con sapienza utilizzando, come attori, due famiglie con forze contrapposte. Una tensione che nasce dagli eventi passati e che i protagonisti non riescono a scrollarsi di dosso. L’equilibrio precario tra comunità nera e comunità coreana, le entrate e uscite di prigione, la distruzione e la costruzione dei rapporti tra genitori e figli, tutto è visto attraverso la lente di un problema sociale di dimensioni enormi.

Come dicevo all’inizio quello che ha raccontato Steph Cha in “La tua casa pagherà” è un pezzo di america che purtroppo è estremamente attuale. Di recente la questione è tornata alla ribalta dopo la condanna al poliziotto Chauvin per l’assassinio di George Floyd, un caso che ha scosso nuovamente gli Stati Uniti, ma che da solo non potrà portare alla risoluzione di tutte che si possono ancora toccare con mano.

Quello di Steph Cha è un thrille che è molto più di un thriller, che lascia segni profondi, che tratta un’ingiustizia di fondo che a quanto pare non è detto che tutti vogliano sanare, ma nel farlo, l’autrice ci trascina con il suo stile concreto che non lascia spazio alla pietà fine a sé stessa e che nel puntare lo sguardo verso il marcio non lo fa con l’intento di spettacolarizzarlo, ma di metterlo a nudo e di darci la possibilità di comprenderlo.

Traduzione di Andrea Russo.

Steph Cha è una editor e critica letteraria di origine coreana. Scrive sul Los Angeles Times, su USA Today e sulla Los Angeles Review of Book, per cui cura l’antologia Best American Mystery & Suspense. Nata e cresciuta a Los Angeles, ci vive col marito, il figlio e due basset hound.

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