Sergio Pitol – La vita coniugale

by Gianluigi Bodi
Sergio Pitol
sergio_pitol-d63

Sergio Pitol

Si può raccontare con più ironia la storia di un matrimonio e dei suoi tradimenti? Io credo di no.
La vita coniugale” di Sergio Pitol è la storia di Jacqueline e del marito Nicolas e Pitol ce la presenta attraverso la voce della moglie. Lei, Jacqueline, convinta di essere una mente superiore, ibrigliata in una vita che non le appartiene e la limita, sposata ad un marito barbaro, privo di interessi se non quelli commerciali e dedito al tradimento sistematico. Lei, che cambia nome per distaccarsi dalla famiglia, che intrattiene rapporti con le proprie sorelle solo per crogiolarsi nel fatto di essersi trovata una posizione economicamente più importante. Lei che ci racconta una storia a cui non sappiamo se credere o meno. Lei non ne può più del marito e decide, attraverso l’uso (già, come fossero oggetti) del suo amante del momento di porre fine alla vita di tale essere di bassa lega. Inutile dire che i piani, anche quelli ben congenitati, spesso falliscono per delle bazzecole. E di bazzecole, nella vita di Jacqueline ce ne sono parecchie.

Sergio Pitol ha uno sguardo meraviglioso, una scrituttura che brucia sulla pagine, che ci fa sorridere e pensare. La storia di Jacqueline, la storia di un matrimonio errato, è la stessa di milioni di altre donne. Lei sceglie di ribellarsi ad un destino crudele, ma non ce la fa. Il destino, qualsiasi cosa esso sia, la tiene incatenata.
Ora, si sta parlando di un libro, giusto? Quindi vi posso dire che la lettura di “La vita coniugale” è stata piacevolessima e che a tratti mi ha strappato dei sorrisi (sempre più rari di questi tempi). Se si trattasse di vita vera, le mie reazioni sarebbero altre. Jacqueline, con tutti i suoi enormi difetti, con le sue manie di grandezza e la puzza sotto il naso, merita comunque una via di fuga, come tutti noi.

Non avevo una grande confidenza con Sergio Pitol, ma a partire da questo libro so di aver trovato un autore con un senso dell’ironia strabiliante, uno scrittore preciso nel raccontare le svolte psicologiche nella vita di Jacqueline, grande nel raccontare una storia simile a tante, ma mai così particolare come quella di queste pagine.

Credo di averlo già detto in passato. Il percorso di Nottetempo è molteplice. Da un lato ci porta a conoscere scrittori nuovi, freschi (e di questo ne avremo riprova a breve), dall’altro ci regala dei capolavori della letteratura mondiale. C’è un altro motivo per cui sono affezionato a questa casa editrice. Perché non abbandona i propri libri. Se credono di avere tra le mani un libro che deve essere letto e riscoperto non esitano a ripubblicarlo. E’ capitato con Mario Benedetti e ora è il turno di Sergio Pitol. Pitol di cui avremo modo di riparlare anche nel 2016.

Bellissima la traduzione di Lia Ogno che ti fa essere un po’ meno triste di non saper leggere in spagnolo.

Sergio Pitol (Puebla, 1933), messicano, è uno dei maggiori autori viventi in lingua spagnola. Diplomatico di professione, ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tradotti in tutto il mondo. La vita coniugale è stato adattato per il teatro nel 1992. Pitol ha vinto il prestigioso Premio Cervantes nel 2005.

Commenti a questo post

Articoli simili

12 comments

Leave a Comment