Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Senza disturbare i tulipani – Federico Guerri

Senza disturbare i tulipani – Federico Guerri

by Gianluigi Bodi
Federico Guerri

Il catalogo di Spartaco Edizioni cresce sempre di più, alcune cose, come il logo per esempio, sono cambiate, altre invece no, restano identiche. Tra queste la voglia di esplorare il panorama della scrittura italiana affiancando a libri più corposi e riflessivi anche volumi che hanno dalla loro una freschezza che gli permette di affrontare i temi più disparati senza risultare pesanti.

Tra quest’ultima categoria mi fa piacere poter segnalare il libro “Senza disturbare i tulipani” di Federico Guerri.
Il vecchio Alberto, dopo aver seppellito la moglie e il gatto Maramao ora è solo. Messa così sembra l’inizio della fine e invece, un breve dialogo con la giovane Margherita gli apre le porte di una nuova esistenza. Il vecchio Alberto si mette intesta di fare il rider e consegnare il cibo alla gente troppo pigra per uscire di casa a prenderselo. Ma non è l’unico punto chiave del romanzo, quello che brilla di più è il continuo e incessante incrocio di sguardi tra Margherita e Alberto, lo scontro incontro tra due generazioni così lontane, la capacità che Alberto ha di riempire un vuoto nella vita di Margherita e l’entusiasmo della giovane ragazza che riluce negli occhi di Alberto.

E poi c’è la signora del quarto piano, la Gaspardi, una signora che sembra incollata alla poltrona in cui passa la maggior parte della sua giornata e che consegna ad Alberto un bigliettino con su scritta una sola parola: Afsluitdijk. Che cosa mai vorranno dire quella lettere messe assieme in un modo così bizzarro? Hanno un significato o sono solo il segnale di una senilità ormai inarrestabile?

Quello di Guerri è un romanzo che si legge come fosse primavera, come fosse la prima sorsata di birra gelata dopo ore passate a camminare sotto il sole. Nella sua scrittura c’è, mi pare fin da subito e mi pare anche evidente, la volontà di essere chiara, limpida e solare, un po’ come Margherita. I periodi sono brevi e incalzanti, le pagine volano una dietro l’altra e prima che tu te ne accorga sei già arrivato a metà e poi, in un battibaleno, la metà diventa la fine e ti accorgi di aver letto un romanzo che ti ha accompagnato, che non ti ha spinto ne tirato, ha percorso la strada con te.

Ecco, direi che questo romanzo racconta bene Spartaco Edizioni. Ormai è qualche anno che li leggo e so cosa aspettarmi, anche se a volte sanno sorprendermi. Questa volta non sono sorpreso, sono contento che un libro così abbia trovato una casa così, mi sembra un matrimonio perfetto.

Federico Guerri è drammaturgo, formatore teatrale, autore di romanzi e racconti. Insegna recitazione e scrittura creativa per il Teatro Verdi di Pisa e Drammatizzazione dei testi narrativi all’Università di Pisa. È l’ideatore del progetto Bucinella-25.000 abitanti (circa) seguito sui social da migliaia di follower e che ha dato vita a numerosi racconti tra cui questo, ambientato nella cittadina più strana d’Italia. Con il romanzo 24:00:00 – Una commedia romantica sulla fine del mondo è stato segnalato al Premio Strega 2015.

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