Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano.
Per anni, per me, Lorenza Foschini è stata solo un volto televisivo. Ricordo ancora con molto piacere il suo sorriso accogliente nello studio da cui veniva trasmesso “Misteri”, il suo modo garbato di chiedere conto delle teorie più strampalate e di guardare ogni cosa con la curiosità e l’ironia tipica dei partenopie. Qualche anno dopo mi sono trovato a leggere una sua opera letteraria pubblicata da La Nave di Teseo” nella collana “i Fari”.
“L‘attrito della vita – Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano” è, come racconta il titolo, un viaggio nella vita del matematico napoletano Renato Caccioppoli. Devo dire che non sapevo nulla di questo uomo di scienze e in questo modo sono riuscito a godermi il libro pagina dopo pagina grazie al senso di scoperta che accompagnava la lettura.
Caccioppoli è stato un uomo di genio, un matematico di prim’ordine capace di intuizioni senza precendenti, un uomo amato da molti per il suo carattere affabile, per l’ironia, ma, mi vien da dire, soprattutto per quella capacità innata che hanno i grandi esseri umani di poter parlare sia all’uomo di strada che al grande intellettuale. Caccioppoli riusciva a dialogare il con il medesimo trasporto sia con l’impiegato dell’azienda del gas, sia con Gide e quiesto me lo fa considerare come una persona che avrei avuto voglia di conoscere. La grandezza è, in questo caso, data dalla capacità di saper cogliere l’essere umano dietro ai gradi d’istruzione, di sapere donare rispetto a tutti.
Devo dire che questo è l’aspetto che più mi ha fatto amare la figura di Caccippoli. Ne so poco di matematica, ma questo non mi ha impedito di seguire la vita di quest’uomo.
In questo libro Lorenza Foschini riesce a intrecciare più di un racconto. Da una parte, come detto, seguiamo la vita del matematico Renato Caccioppoli, il suo fervente antifascimo, l’antipatia per l’uso indiscriminato dei poteri derivanti dall’autorità, la sua angoscia esistenziale, il suo genio e la sua sregolatezza; da un’altra parte Foschini racconta un’epoca, qualla del ventennio fascista che inizia come una nube scura, si strasforma in tempesta e poi diventa un cielo più luminoso ma mai totalmente limpido; infine racconta Napoli, con la sua nobiltà decaduta, i salotti bene, i vicoli e il mare sempre sullo sfondo. C’è un intreccio continuo tra questi tre fili che contribuiscono a rendere “L’attrito della vita” una lettura piacevolissima e, a tratti, malinconica.
Ci sono momenti di buffa creatività, di reazioni scomposte, di saggezza popolare e poi ci sono momenti storici importanti, personaggi come Bakunin pronti alla rivoluzioni; ci sono perdite e ricordi ancora vivi, sguardi timidi e fuggevoli incertezze; ci sono rimandi a un’epoca che non c’è più e che in qualche modo è ancora molto presente nei tempi che viviamo.
Renato Caccioppoli era un uomo colto, un’anima bella e forse troppo fragile, un uomo di cui forse avremmo bisogno anche oggi. La sua ironia e il suo sarcasmo nei confronti degli stolti e la sua dolcezza con le persona capaci di vedere la bellezza sono doti che mancano sempre di più.
Lorenza Foschini, napoletana, ha condotto a lungo il Tg2. Autrice e conduttrice di trasmissioni di successo, ha realizzato documentari e programmi di approfondimento. Ha pubblicato, tra l’altro, Il cappotto di Proust, Zoé, la principessa che incantò Bakunin, Il vento attraversa le nostre anime. Marcel Proust e Reynaldo Hahn. Una storia d’amore e d’amicizia. Ha tradotto inediti proustiani in Ritorno a Guermantes e curato La democrazia in 30 lezioni di Giovanni Sartori.