Semplicemente leggenda

by senzaudio

E’ un altro segno del tempo che inevitabilmente passa. Panta rei, tutto scorre, ma una delle certezze degli amanti del calcio era la presenza di Sir Alex Ferguson alla guida del Manchester United. Ogni anno si rincorrevano voci su un suo imminente addio, ma poi lo si trovava sempre lì a masticare furiosamente il chewing gum a dare indicazioni ai suoi Diavoli Rossi. E’ stato così dal 6 novembre 1986, lo è stato fino a oggi, 8 maggio 2013. fergusVentisette anni, un’ era geologica per lo sport, passati alla guida del Manchester United. I numeri sono impressionati e parlano da soli. 13 Premier League, 5 Fa Cup, 4 Coppe di Leghe, 1o Charity/Community Shield (l’equivalente della nostra Supercoppa), 2 Uefa Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea, 1 Mondiale per Club, 1 Coppa Intercontinentale.  Per gentilezza, vi risparmiamo quanto vinto in Scozia con l’Aberdeen.

Sir Alex Ferguson non ha rivoluzionato il calcio, non ha inventato niente. Non è stato un Sacchi capace di segnare col Milan un break tattico incredibile, un Guardiola capace di innovare. E’ stato un formidabile gestore, un profondo conoscitore della realtà del calcio, si è adattato ai vari sistemi di gioco che altrove crescevano mettendo in luce una incredibile capacità di programmare il presente e futuro tecnico del club.fergu 2 Ha rilanciato un club facendolo diventare il più famoso al mondo, ha lanciato nell’olimpo una intera generazione di calciatori. Beckham è stato il simbolo mediatico della sua gestione, Giggs quello tecnico e umano. Famoso anche per il suo “shampoo”, le urlate a distanza ravvicinata per strigliare e motivare un calciatore. E’ stato il padre di un gruppo, è stato il modello per tutti. “Sogno di essere come Ferguson”, la frase che più o meno ogni allenatore ha pronunciato dopo i primi successi giurando permanenza in un club.

Sir Alex Ferguson, semplicemente un mito leggendario. Un manager che passerà alla storia.

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