Questo libro me l’hanno mandato. Me l’ha mandato uno degli autori presenti nel libro. Mi sembra giusto iniziare mettendo subito in chiaro le cose importanti.
Questo autore è Cristiano Carriero. Per un certo periodo di tempo ha collaborato con Senzaudio, ed è stata una vera e propria botta di fortuna averlo con noi, poi, per un altro breve periodo io ho collaborato in un suo progetto. Al momento nessuno collabbora con nessuno. Ma io a lui ho detto chiaramente che avrei scritto di “Lutto Libero” ma non avrei parlato del suo racconto. Se volete sapere com’è il racconto scritto da Carriero per questa raccolta vi invito a leggervelo da soli, poi ci possiamo anche confrontare se vi va.

Sono 9 racconti, 9 autori. Di questi autori, a parte l’eccezione di cui sopra, non so nulla, non so quali siano i loro percorsi professionali, non so se il loro sogno è quello di diventare scrittori, se hanno un racconto su “Lutto Libero” per pura casualità, se è la loro prima opera, se hanno alle spalle milioni di titoli, non conosco la loro faccia. I loro racconti hanno incrociato la mia vita qualche giorno fa e basta. Non so nulla, ma mi va bene così. Ho letto questi racconti completamente privo di pregiudizi, Cristiano lo sa, quando qualche amico mi manda qualcosa cerco di essere il più obiettivo possibile.

E allora dei racconti di questa raccolta che vi posso dire. Che un paio potevano non esserci, che ad altri mancava sempre un qualcosa e che quel qualcosa sarebbe stato indispensabile per farli volare. Che in generale un solo racconto mi ha fatto pensare che avrò voglia di rileggerlo.

Io parlerò di questo racconto.

Lo ha scritto Marco Maddaloni e si intitola “Carla”. E’ un racconto di una dozzina di pagine per cui non vorrei fare una recensione più lunga di quanto necessario. La realtà dei fatti come l’ho percepita io è che questo racconto è scritto dannatamente bene, dall’inizio fino alla fine e non ci sono trucchi da quattro soli. Mentre ve lo scrivo mi è venuta l’idea che potresti pensare che sto mettendo in relazione questo racconto con gli altri. Sbagliato. Metto in relazione questo racconto con la letteratura in generale o, almeno, con il piccolo sottoinsieme composto da ciò che ho letto.
Vedete, è subito chiaro dall’inizio che il narratore di questo racconto è un tipo un po’ particolare, per cui, alla fine, quando scoprirete chi è non vi sentirete presi in giro, non sarà un trucco di magia che vi destabilizzarà. Vi direte solo: ecco chi era!
Maddaloni scrive una storia comune, dolce, nostaligica, il racconto di un cambiamento, il cambiamento che nasce dalla crescita e dalla maturazione delle persone. E poi ci sono i lutti, come è giusto che sia visto il tema comune utilizzato per legare assieme questi nove racconti.
Il racconto mi è piaciuto perché la scrittura è misurata, curata, il ritmo è sicuro, ha la giusta tensione e la giusta velocità di svolgimento della storia. Arrivati all’ultimo punto non si ha la sensazione di aver letto qualcosa in più nè di aver letto qualcosa in meno. E’ equilibrio puro.

Per quel che riguarda gli altri 7, ricordate che Cristiano qui dentro non c’è, che posso dire? Posso dire che probabilmente io elaboro il lutto in maniera diversa da questi altri 7 scrittori. Posso dire che non hanno parlato direttamente a me come invece ha fatto Carla e che sono certo che il problema sia solo mio.

Il libro lo trovate nei principali store di libri digitali, costa un paio di euro e penso che il racconto di cui vi ho parlato possa tranquillamente valere la metà del prezzo di copertina.

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