Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. “L’arbitro perfetto è quello della Playstation” Poi arrivammo noi.

“L’arbitro perfetto è quello della Playstation” Poi arrivammo noi.

by senzaudio

Era un po’ che ci pensavo. Cioè che ci pensavamo, io e il mio amico Alessandro Piemontese. Lui ha un animo più artistico, io più concreto. Lui è più calciatore, io più arbitro, lui è nato a Foggia, io a Bari. Lui è cresciuto con Zeman, io conFascetti. Ma tutto sommato, a parte questi particolari non siamo così diversi. Ed abbiamo un paio di cose che ci accomunano: la passione per il calcio è una di queste.

Non vorrei perdere il filo e torno al punto. Era un po’ che ci pensavamo. Ogni domenica sera guardiamo le immagini che provengono dai campi di serie A e ci chiediamo sarà mai possibile? E non parliamo di errori arbitrali, ci mancherebbe. Ve l’ho già detto che sono arbitro. Sarà mai possibile, pensiamo, che la gente non capisca che arbitrare sia tremendamente difficile? E perchè ci si sofferma così spesso su Calciopoli e derivati e mai, dico mai, sulla difficoltà di dirigere una gara? Si fa statistica sui pochi errori fatti e mai sulla miriade di decisioni (anche difficilissime) giuste.

Ora, non voglio essere banale, io che questa emozione la provo ogni domenica, ma non capisco davvero cosa cerchi la gente. L’arbitro perfetto, quello che non sbaglia. Quello, praticamente, che non è umano. La gente vuole la Playstation, dice il mio amico Cecco. Ecco. Alla Playstation l’arbitro non sbaglia mai, o quasi. Perché è un computer e non esistono venti contrari, decisioni da prendere sotto sforzo, zanzare che ti entrano nell’occhio nel momento clou della gara. Sto delirando ovviamente, ma il senso è questo. Il problema è che l’arbitro della Play non sbaglia mai perché il gioco è pensato per i calciatori.

E non prevede interferenze, a parte che anche lì qualche espulsione se la inventano. Proprio l’altro giorno sono entrato nettamente sul pallone e l’arbitro computerizzato mi ha trattato come il Chiellini (o per par condicio ilCambiasso) di turno. Rosso. E nemmeno un giornale a parlare di questa ingiustizia.

By the way, con Alessandro si diceva: ma un bel gioco dove tu sei l’arbitro? E devi decidere sotto stress, sopportare le pressioni, superare i test di regolamento, trovarti a fine primo tempo a rivedere i tuoi errori prima di scendere in campo, sopportare gli insulti dei tifosi e i cazziatoni dei capi. Aspettare con ansia la designazione e restare delusi perchè la settimana dopo si va a fare la serie BCosì impari a fare cazzate. Insomma, non vogliamo dire paroloni e parolacce, ma secondo noi sarebbe educativo. O quantomeno divertente. Potrebbe anche essere un’estensione di FIFA, o di PES, chessò.

Il nome ce l’abbiamo la copertina del gioco pure. Qualcuno da EA Sports ci ascolta? Se sì non copiateci l’idea. Parliamone oggi. Domani no. 

Cristiano Carriero

bref

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