Senza audio. Come il nome del nostro blog. Senza un tipo di audio, senza filtro, senza una struttura artificiale. Solo il rumore, le urla, il tifo. Un nuovo modo di ascoltare gli eventi sportivi in televisione. Che poi tanto nuovo non è, perché è così che viene vissuto live, da sempre e per sempre.
Troppo spesso i commentatori televisivi si mettono in mostra, evidenziano le loro capacità narrative e di ritmo, non danno tregua, respiro. C’è anche la spalla, il bordocampista. Sai tutto di quello che sta accadendo, ma non sei a contatto con la vera natura dell’evento. Anzi, a volte ti capita di litigare con il giornalista, perché “non capisce nulla”.
C’è un altro modo di vivere lo sport. Ed è quello più vecchio, è quello che ti permette di ascoltare il rumore sordo di un calcio su un pallone, il sibilo di una pallina da tennis,il ronzio prodotto dai pedali, il rombo di un motore, quel suono magnifico che unisce il calcio e il basket. E’ quello di una sfera che entra in una cesta o si insacca in rete, è quello che tiene sospesi miliardi di appassionati.
Quel magnifico sound prodotto dallo sport, quello stesso sound che viene silenziato dalla televisione. Quel sound che può essere ascoltato. Che magnifica invenzione il telecomando…
