La violenza giustificata

by senzaudio

C’è una insana voglia di giustificare, di comprendere, di trovare le ragioni per provare a spiegare un gesto.  Non basta, perché parallelamente c’è chi accusa senza sapere, chi punta il dito nei confronti di qualcuno, chi prova a trovare un colpevole morale per quanto avvenuto. Tutto questo si è verificato nel caso della sparatoria davanti a Palazzo Chigi.

Mentre le notizie arrivavano, fioccavano già i primi commenti. Notizie frammentarie, tra l’altro, e in contrasto con loro. Passata la paura di un atto di terrorismo, si è subito bollato l’episodio come l’atto di uno squilibrato. Già perché se vai in giro a spiegare puoi essere solamente fuori di testa con le rotelle che non girano perfettamente. spaIl buon senso, invece, dovrebbe suggerire di astenersi dal commentare una vicenda i cui contorni non sono ancora definiti oggi a quarantotto ore di distanza dall’avvenuto.  E invece, è stato sin da subito un fioccare di opinioni. Colpa del Movimento Cinque Stelle e della sua campagna contro la Casta, no è un’altra spia di un malessere sociale che attanaglia l’Italia in una morsa spaventevole, no è colpa di una politica che si rinchiude nel Palazzo. Parole, parole, parole in cui si è perso di vista la realtà dei fatti.

Già, perché Preiti ha una precisa storia alle spalle e quanto avvenuto trova le radici in questa. No, non ci possono essere giustificazioni per una persona che spara a due poveri cristi, che non hanno nessuna responsabilità se non servire lo Stato. Chi compie dei gesti simili, anche il più disperato tra gli uomini, non può essere giustificato o compreso. Tanto meno, non può essere esaltato.

preitiCiò non significa, ovviamente, che la politica italiana debba lavorare alacremente per allentare quella morsa di cui si parlava qualche riga sopra. Ci sono troppe persone che soffrono, troppi uomini che hanno perso la speranza e decidono di farla finita. Inoltre, il linguaggio e i toni usati da politici e alcuni sostenitori (di tutti i colori) è tendente alla volgarità più pura. Purtroppo, ci siamo abituati e ci sembra normale parlare così.

Questo quadro, quindi, non giustifica il gesto di Preiti e di certo non consola quella povera ragazza che è al fianco di suo padre. Ma questa è un’altra storia che ci piacerebbe raccontare…

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