Il re non ha sonno – Cécile Coulon

by Gianluigi Bodi

Temo che nel parlare di questo libro rischierò di utilizzare una certa terminologia che io stesso non amo molto leggere quando si parla, appunto, di un libro e di come è stato scritto. Se sarà così lo sarà solo ed esclusivamente perché spesso ci sono parole che hanno un significato abusato, ma perfetto se usate nel frangente giusto.

Non mi vergogno quindi a dire che ho trovato la scrittura di Cécile Coulon potente come un pugno dato alla bocca dello stomaco. Non mi vergogno a dire che la lettura de “Il re non ha sonno” è stata un’escalation continua verso un punto di tensione che mi ha preso a sberle.
La storia è ambientata a Heaven che tutto è tranne che un paradiso. L’aria è intrisa dell’odore della resina e della polvere di segatura che esce dalla segheria del paese. Gli uomini sfuggono alle donne richiudendosi nei locali per rimbambirsi d’alcol e di carte da gioco. In tutto questo facciamo conoscenza della famiglia Hogan. Il padre, William, che un attimo prima è in un commissariato impegnato nella catalogazione delle schede verdi che portano dentro di sé tutta la bestialità umana e l’attimo dopo si ritrova a lavorare nella già citata segheria. La moglie Mary, che lo ha sposato presa da una forza che poi, non si sa come, ha perso. Il figlio unico Thomas, ragazzo schivo e solitario che guarda al padre con un misto di rispetto e timore. Una situazione di equilibrio in cui Thomas sembra essere l’unica ragione di vita di Mary e un peso per William. In Thomas però c’è un terreno fertile, un terreno che viene seminato dalla cancrena nera che porterà il padre alla morte e che produce in Thomas un cambiamento. Un cambiamento che viene inizialmente mascherato dal crescente successo del ragazzo e dagli abboccamenti amorosi di Donna, ma che produrrà un epicolo. Tragico.

Cécile Coulon è una scrittrice promettente. Si dice così, no? Ma anche se avesse scritto un solo libro, questo, avrebbe comunque raggiungo molto di più di tanti suoi colleghi dalla penna facile e logorroica. Cécile Coulon crea un paese dal nulla, ce lo fa annusare, riesce a farcelo vedere, quasi assaporare e, all’interno di questo paese, da vita ad una serie di personaggi che sembrano avere il marchio della tragedia stampato addosso. Quei personaggi per i quali nutri la stessa passione amorevole che hai per un pulcino che sai non passerà la notte.

Questo è il primo libro Keller che ho il piacere di leggere, ma i miei librai di fiducia mi hanno consigliato di tenere d’occhio questa casa editrice e io lo farò. Con o senza Cécile Coulon.

Meravigliosa e malinconica la traduzione di Tatiana Moroni. Qualcosa che ti avvolge il cuore.

Cécile Coulon è nata a Clermont-Ferrand. Ispirata dalla letteratura francese quanto da quella americana, l’autrice è anche una grande appassionata di cinema e musica. Nel suo universo così convivono Maupin, Proust, Flaubert, Steinbeck, Tennessee Williams ma anche le pellicole di Pier Paolo Pasolini e dei fratelli Coen e la musica di Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Ramones. Il re non ha sonno è uscito in Francia nel 2012 riconfermandola come una delle più talentuose della sua generazione. Il romanzo si è aggiudicato il Prix Mauvais Genres 2012.

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