Questa è una rubrica di sport. Si raccontano storie, uomini, atleti. Non possiamo fare finta che quanto accaduto sabato scorso a Roma non faccia parte del calcio italiano; inutile raccontarci storie, che sono problemi sociologici di tutta l’Italia, che le proteste esistono ovunque, che gli scontri diventano sempre più violenti. I problemi si superano affrontandoli come tali e con la volontà di risolverli: la violenza nello sport, ancora di più nel calcio, esiste e va debellata.
Come? Applicando le leggi. Ci sono. Ne servono altre? Che vengano approvate. Serve però la certezza della pena: sbagli, paghi. All’interno degli stadi diamo reale potere agli steward, trasformiamo loro in pubblici ufficiali: in Inghilterra basta toccarli per andare in galera, giusto per fare un esempio. Bisogna blindare gli impianti? Facciamolo nell’immediato, ma tutti devono essere controllati: che senso ha fermare una mamma per il tappo di una bottiglia, mentre gli ultras arrivano allo stadio scortati? Come entrano le bombe carta, i petardi?
Che poi è facile prendersela con gli ultras. Quelli violenti sono una parte, comandati da due-tre persone che si trasformano in capo branco; gli altri che riempiono le curve sono lì per tifare. Vogliamo poi dire che tifiamo male? Che lo facciamo insultando più gli avversari che incitando i nostri? Che altrove, negli States, se qualcuno dagli spalti riscalda troppo l’atmosfera viene gentilmente invitato a lasciare l’impianto. E gli striscioni? Controllarli, controllarli sempre. Anche all’interno dello stadio.
E poi il rapporto club-ultras. Voi pensate che le società non conoscano i tifosi più violenti? C’è una foto che per me dice tutto: è quella del famoso Genny, no non quella di sabato, che fa il giro del campo con la Coppa Italia in mano. Vi sembra normale? E allora, ok al dialogo per le questioni pratiche, per il resto le società devono rompere qualsiasi rapporto facendosi aiutare dalle forze dell’ordine.
Per non parlare della giustizia sportiva. Puniamo i cori razzisti, giusto. Ma gli episodi di violenza? Vi pare normale che tifosi devastino bagni e settori, che pullman di squadre vengano accolte con sputi, insulti, botte, lanci di petardi? E i club non vengono puniti. E i responsabili non vengono arrestati, fermati. Niente di niente.
E i media? Non sono forse anche loro responsabili di questo clima? Non è il caso che il giornalismo sportivo si interroghi su quali istinti continui a solleticare? Viene sparso odio.
Tutto è da cambiare. Dal clima, parliamo di sport senza essere voi stessi faziosi e ultras. Fate rispettare la legge, applicatela! Individuate e cacciate i responsabili. Rompete i rapporti con i violenti. E allora sì che di Genny ce ne saremo liberati.