Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. DIARIO DI BORDO di uno scrittore – Björn Larsson

Paratesto:
Barchette di carta fluttuano in un mare azzurro, sospese vagano sospinte dal vento. Non c’è modo di capire dove andranno, dove si trova il loro prossimo porto. E da quanto ho letto in questo libro, anche le storie che Björn Larsson scrive hanno lo stesso destino. Iniziano come piccole gocce di consapevolezza e poi si espandono trovando da sole la strada per uscire in superficie. A volte è quella prevista dallo scrittore, altre no. Anche per questo amo la letteratura.

Testo:

Sembra di sentirlo parlare Björn Larsson mentre leggi “Diario di bordo di uno scrittore“, sembra di avercelo davanti. E poi sembra che lui, mentre scriveva questo breve libro, sapesse già quali sarebbero state le tue domande e ha il potere di anticiparle. Più volte, mentre leggevo, Björn Larsson rispondeva ad una mia curiosità prima ancora che io riuscissi a formularla chiaramente nella mia testa. E allora, visto come stanno le cose, non mi stupisco mentre leggo che quasi tutti i suoi libri hanno in qualche modo anticipato la realtà. Che i fatti de “Il cerchio celtico” hanno preso vita, che i personaggi de “Il segreto di Inga” e de “Il porto dei sogni incrociati” si sono presentati a lui e l’hanno voluto conoscere. Mi pare che sia racchiuso in questo palesarsi delle fantasie letterarie di Björn Larsson il succo del suo lavoro. Björn Larsson cerca di immaginare il vero, lo ribadisce più volte. Per lui lo scopo della letteratura (tra i tanti mi permetto di dire) è anche quello di immaginare qualcosa che ancora non c’è, qualcosa di plausibile, di possibile. Poi, lo scoprire che il possibile si è realizzato diventa un premio enorme per lo scrittore.
“Diario di bordo” è una chiacchierata piacevolissima con uno scrittore eccezionale che, dalle sue parole, sembra essere anche un uomo eccezionale. Uno scrittore che è stato adottato dall’Italia e che a sua volta ha imparato ad amare il nostro paese.
Ogni libro dovrebbe interessare i lettori e gli aspiranti scrittori, ma forse questo dovrebbe interessarli ancora di più del solito. In esso infatti Larsson racconta il suo approccio nei confronti di ognuno dei libri che ha scritto. E’ una conversazione che tutti gli aspiranti scrittori dovrebbero avere almeno una volta nella vita. Perché, direte voi. Perché Larsson trasmette la gioia dello scrivere, ma non nasconde mai il travaglio che porta alla stesura finale di un buon libro. Non nasconde mai il lavoro di documentazione, quasi morbosa, per arrivare pronto all’incontro con i personaggi di cui si vuole narrare.
E’, insomma, un libro estremamente sincero e illuminante. Un libro che, mi auguro, arrivi nelle mani, non solo degli amanti di Larsson, ma anche degli amanti della scrittura e della lettura.
Personalmente, essendo un po’ in bilico tra le due figure, l’ho divorato con immenso interesse. Ho avuto, mentre lo leggevo, voglia di alzare il telefono e chiamare lo scrittore svedese per chiedergli di approfondire alcune questioni, o anche solo per sentire se era libero per una birra.
“Diario di bordo di uno scrittore” è umano, è vero, è qualcosa si cui si ha bisogno per capire meglio la letteratura. E leggendolo, capirete che, per creare un’opera di finzione bisogna essere persone sincere.

Coordinate:

Iperborea ha un rapporto consolidato con Björn Larsson. Tutti i libri scritto dallo scrittore svedese che sono approdati in Italia passano per lo splenduto lavoro di questa piccola casa editrice indipendente situata a Milano e con un’immensa anima nordeuropea. “Diario di Bordo” è nato come omaggio e celebrazione per i 25 anni di attività della casa editrice, ma anche come regalo di Björn Larsson verso il pubblico italiano.

Björn Larsson, nato a Jönköping nel 1953, docente di letteratura francese all’Università di Lund, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista, è uno degli autori svedesi più noti anche in Italia. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati in Italia da Iperborea, La vera storia del pirata Long John SilverIl Cerchio CelticoIl porto dei sogni incrociatiI poeti morti non scrivono gialli.

Quest’opera è stata tradotta da Katia de Marco che mi sento di ringraziare per averla resa accessibile anche a quelli come me che non sanno parlare lo svedese e che al massimo ricordano quelle due o tre parole di uso quotidiano utilizzate durante un viaggio a Stoccolma. Grazie per aver reso la lettura semplice, grazie per avermi permesso di concentrarmi esclusivamente sulle parole di Björn Larsson senza farmi venire mai una volta in mente che il libro non fosse stato scritto in origine in italiano.

P.S. Mi auguro che l’affetto per l’Italia che traspare dalle parole di Larsson aiuti a dare, all’estero, un’idea diversa della nostra nazione. E’ pur vero che siamo un paese che vive nell’oscurità, ma c’è pur sempre luce per chi la sa vedere.

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