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David James Poissant – La casa sul lago.

by Gianluigi Bodi
David James Poissant

Ricordo ancora con molto piacere i racconti contenuti nella raccolta “Il paradiso degli animali“, David James Poissant è stato uno dei pochi autori stranieri che mi sia capitato di presentare, in una magnifica serata colma di gente alla libreria MarcoPolo di Venezia. In quella serata Poissant mi aveva parlato di molte cose, e tra queste mi disse anche che stava lavorando a un romanzo, che non sapeva quando sarebbe uscito, ma che ci stava lavorando e gli sembrava che stesse venendo come voleva. Era il 2015, il primo anno di vita di NN editore, sono passati 5 anni, quel libro ha visto la luce, è diventato “La casa sul lago” e David James Poissant aveva ragione: è venuto davvero bene.

Gli Starling sono una tipica famiglia americana medio borghese. Richard e Lisa sono i genitori, entrambi hanno intrapreso una carriera nell’insegnamento e sono ormai arrivati alla meritata pensione. Thad è il fratello minore, si definisce poeta, ma le cose non gli vanno bene, non quanto vanno bene al fidanzato Jack, pittore di successo a New York. Michael è il fratello maggiore, sposato con Diane; hanno problemi di liquidità, debiti che sono diventati una presenza minacciosa e poi sta per accadere un evento che li potrebbe buttare ancora più a terra, o magari risollevare.

C’è qualcuno intrappolato sul fondo del lago, qualcuno che Michael non è riuscito a salvare, Michael che si chiede se evitando di bere la sera prima i suoi riflessi sarebbero stati migliori, Michael che si fa tutt’uno con i propri sensi di colpa. Il rapporto con Diane non sta andando bene, i debiti non sono l’unica cosa che li opprime, c’è qualcosa di nuovo, qualcosa che si erano detti non avrebbero mai avuto e che invece si è materializzato.

E Thad? Thad ama Jake, sono una coppia aperta, ma a quanto pare il più aperto dei due è Jake e forse e Thad le cose, così come stanno, non vanno bene. Jake pare essere incapace di amare una persona in maniera totale e avvolgente.

Richard invece ha combinato un casino. Ha fatto un torto alla moglie Lisa e anche se lei teoricamente non dovrebbe saperlo è come se lo sapesse, lo sentisse. Tra i due, oltre a questo fatto recente e distruttivo, c’è anche un lutto di decenni prima, June che muore nella culla. Una sorella per Michael e Thad che loro non sanno di aver avuto.

Lisa decide che è ora di vendere la casa in cui i ragazzi hanno passato tutte le estate, per l’ultima volta si troveranno attorno allo stesso tavolo in riva al lago ed è come se la consapevolezza di vivere un’ultima estate al lago appesantisse tutti i membri della famiglia, come se i legami tra loro venissero messi a dura prova, stiracchiati fino a farli spezzare. Rimpianti, recriminazioni, vecchi rancori, segreti sopiti, tutto contribuisce a far diventare l’ultima estate sul lago Christopher un momento chiave per tutti i componenti della famiglia.

In “La casa sul lago” ho trovato lo stesso David James Poissant dei racconti già pubblicati da NN editore, quindi se siete di quelli che non leggono i racconti perché, beh, perché no, sappiate che non avete più scuse per non fare la conoscenza di Poissant.

Sì perché in questo romanzo ci sono tutti gli elementi che mi avevano fatto apprezzare i racconti, c’è la capacità di scandagliare l’animo umano, di andare in profondità e analizzare con occhio acuto i problemi della famiglia americana; c’è lo stile che incanta per la facilità con la quale veniamo trasportati dentro la storia; c’è l’impressione di sapere sempre dove si sta andando con la lettura e c’è una profonda empatia che avvolge tutti i personaggi de “La casa del lago”.

David James Poissant sembra dire: siamo tutti imperfetti, ci portiamo tutti dietro un peso difficile da trasportare, ma quel peso può essere condiviso. I personaggi principali di questo libro portano dentro di sé colpe che faticano a lasciarsi alle spalle, colpe e sensi si colpa che lentamente li sgretolano dall’interno e che rendono opaca la visione del loro futuro.

David James Poissant ci racconta una storia, lo fa con il piglio del grande narratore, dello scrittore che non ha bisogno di effetti speciali per arrivare al cuore e alla testa del lettore. Questo è il suo primo romanzo, arriva cinque anni dopo la sua raccolta di racconti, speriamo non ci metta altri cinque anni per il suo prossimo lavoro.

La traduzione anche questa volta, come per la precedente, è a opera di Gioia Guerzoni che come sempre fa un ottimo lavoro.

David James Poissant. I suoi racconti sono apparsi in diverse riviste e nella antologia Best New American Voices, e hanno vinto numerosi premi, tra cui l’Alice White Reeves della National Society of Arts & Letters. Con Il paradiso degli animali ha vinto il Florida Book Award 2014, ed è stato finalista al Los Angeles Times Book Prize e al PEN/Robert W. Bingham Prize. Docente del master in Fine Arts all’University of South Florida, nel 2015 viene nominato vincitore al New Writers Award for fiction, come in passato autori del calibro di Alice Munro e Richard Ford.

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