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1) Se vi capita di essere tra gli sfortunati che non hanno con il bagno un ottimo rapporto in quanto un po’ “timidi” vi consiglio di tenere a portata di mano le 102 storie zen di Richard Brautigan. Avete il vantaggio di potervela cavare con due o tre pagine, per cui se il tentativo è andato a vuoto potete comunque finire di leggere la storia senza perdere troppo tempo. Inoltre, considerando le visite sporadiche che fate alla tazza, è probabile che una storia lunga con parecchia trama non faccia per voi, rischiereste di dimenticare quello che avete letto la volta precedente e di dover ricominciare da capo. Con questo libro di Brautigan il problema non si pone. Storie secche, brevi. Sia che per voi sia stato un successo oppure una debacle.
2) Se siete un tipo irruento e andate diritto al sodo, un bel libro di sillogismi potrebbe rendervi il “lavoro” meno impersonale e magari arricchirvi culturalmente. Io consiglierei il libro “I sillogismi dell’amarezza” di Emil M. Cioran. A seconda della durata del vostro impeto potreste riuscire a leggerne quattro o cinque e magari, da essi, trovare qualche buon argomento di conversazione con chi vi aspetta dall’altra parte della porta.
3) Se invece siete regolari come orologi svizzeri e vi piace gustarvi una buona pausa di riflessione e non avete problemi di tempo e nemmeno di modalità di espulsione, vi posso consigliare un grande classico della letteratura Fantasy. Quel capolavoro de “Il signore degli anelli”. Sono convinto che il buon vecchio Tolkien non avesse previsto per il suo lavoro un utilizzo tanto materiale, ma immaginiamo che per accompagnare le vostre lunghe sedute rilassanti non ci sia di meglio che seguire la storia di Bilbo e dei suoi compagni.
4) Se il vostro rapporto con le sedute di gabinetto non è così idilliaco come nel caso precedente e avete bisogno di estrema concentrazione, mi consiglio un libro che occupi solo una piccola porzione del vostro cervello, non perché non sia un capolavoro della letteratura mondiale, ma perché può essere letto come una fiaba e, la fiaba, oltre a rilassare, ha la facoltà di trasportarci in un mondo distante in cui i problemi terreni non possono entrare. Per questo direi che è il caso di prendere (o riprendere) in mano “Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Vi farà ritornare bambini, ad un tempo in cui certe incombenze veniva vissute con più serenità.
5) E per finire, se siete di quelli che approfittano di quei pochi istanti di quiete offerti dalla riservatezza del bagno per farvi trasportate dalla creatività, vi consiglio di portarvi un libro composto da pagine completamente bianche e vi consiglio di iniziare a scrivere voi la storia che vi piacerebbe leggere. Sono sicuro che potrete unire l’utile al dilettevole.
La premessa in questo caso è di vitale importanza. Altrimenti si rischierebbe di venire fraintesi. Cinque libri da tenere in bagno non significa che questi libri vi aiuteranno ad espletare le vostre esigenze corporali, bensì che vi terranno compagnia mentre deciderete che è ora di chiudervi il mondo alle spalle, sedervi calmi e tranquilli e prendervi un po’ di tempo per voi.1) Se vi capita di essere tra gli sfortunati che non hanno con il bagno un ottimo rapporto in quanto un po’ “timidi” vi consiglio di tenere a portata di mano le 102 storie zen di Richard Brautigan. Avete il vantaggio di potervela cavare con due o tre pagine, per cui se il tentativo è andato a vuoto potete comunque finire di leggere la storia senza perdere troppo tempo. Inoltre, considerando le visite sporadiche che fate alla tazza, è probabile che una storia lunga con parecchia trama non faccia per voi, rischiereste di dimenticare quello che avete letto la volta precedente e di dover ricominciare da capo. Con questo libro di Brautigan il problema non si pone. Storie secche, brevi. Sia che per voi sia stato un successo oppure una debacle.
2) Se siete un tipo irruento e andate diritto al sodo, un bel libro di sillogismi potrebbe rendervi il “lavoro” meno impersonale e magari arricchirvi culturalmente. Io consiglierei il libro “I sillogismi dell’amarezza” di Emil M. Cioran. A seconda della durata del vostro impeto potreste riuscire a leggerne quattro o cinque e magari, da essi, trovare qualche buon argomento di conversazione con chi vi aspetta dall’altra parte della porta.
3) Se invece siete regolari come orologi svizzeri e vi piace gustarvi una buona pausa di riflessione e non avete problemi di tempo e nemmeno di modalità di espulsione, vi posso consigliare un grande classico della letteratura Fantasy. Quel capolavoro de “Il signore degli anelli”. Sono convinto che il buon vecchio Tolkien non avesse previsto per il suo lavoro un utilizzo tanto materiale, ma immaginiamo che per accompagnare le vostre lunghe sedute rilassanti non ci sia di meglio che seguire la storia di Bilbo e dei suoi compagni.
4) Se il vostro rapporto con le sedute di gabinetto non è così idilliaco come nel caso precedente e avete bisogno di estrema concentrazione, mi consiglio un libro che occupi solo una piccola porzione del vostro cervello, non perché non sia un capolavoro della letteratura mondiale, ma perché può essere letto come una fiaba e, la fiaba, oltre a rilassare, ha la facoltà di trasportarci in un mondo distante in cui i problemi terreni non possono entrare. Per questo direi che è il caso di prendere (o riprendere) in mano “Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. Vi farà ritornare bambini, ad un tempo in cui certe incombenze veniva vissute con più serenità.
5) E per finire, se siete di quelli che approfittano di quei pochi istanti di quiete offerti dalla riservatezza del bagno per farvi trasportate dalla creatività, vi consiglio di portarvi un libro composto da pagine completamente bianche e vi consiglio di iniziare a scrivere voi la storia che vi piacerebbe leggere. Sono sicuro che potrete unire l’utile al dilettevole.
Un ultimo consiglio, qualsiasi sia il vostro caso, potrebbe essere piacevole accompagnare le vostre sedute dall’ascolto di una canzone di un noto cantautore italiano. Sogno-B di Daniele Silvestri. Credo che la troverete quantomeno appropriata.