Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Alessandro Turati – Briciole dai piccioni

Alessandro Turati – Briciole dai piccioni

by Gianluigi Bodi
Alessandro Turati, Briciole dai piccioni, Neo Edizioni,

Alessio Valentino ha una famiglia, per un certo punto della sua vita. Diciamo che la tollera, anche se a fatica. Un padre e una madre tutt’altro che abili nell’educazione e una sorella svampita e lesbica (le due cose non sono in correlazione). Lui, Alessio Valentino, è un po’ stronzo. Mi verrebbe da definirlo anaffettivo. O forse è solo decisamente stronzo. Solo l’autore, Alessandro Turati, potrebbe svelarci l’arcano.

Il rischio, in questo momento, è di farsi prendere la mano e scrivere una recensione (o qualsiasi cosa sia) saltando di palo in frasca facendosi abbagliare dalla personalità di Alessio. In realtà, la cosa migliore da fare è utilizzare quella capacità spesso controproducente che ha il personaggio nel dire la verità anche quando non sarebbe necessario.

Uno vorrebbe fare a meno di giudicare Alessio, eppure lo fa. A tratti è un personaggio divertente, sei portato a pensare che se fosse un tuo conoscente ci andresti anche d’accordo, ma in realtà questo sarebbe un chiaro esempio di errore di valutazione. Con Alessio si possono avere delle idee in comune, si può intersecare la sua linea di pensiero due o tre volte, ma in verità, alla fine, di Alessio ti stancheresti. Perché, e qui arriva il giudizio, ti stanchi di stare appresso ad una persona che cerca costantemente di evitare la felicità. E la cosa brutta è che lo fa senza premeditazione, sembra che lo faccia perché è programmato così.

“Briciole dai piccioni” brilla della presenza un un personaggio principale forte e ben caratterizzato che non riusciremo mai a capire fino in fondo. Attorno a lui girano come piccoli pianeti i personaggi secondari, da una parte i familiari disastrati, gente per la quale ne Alessio, ne noi riusciamo a nutrire un profondo rispetto. Dall’altra ci sono gli avventori dei bar, i personaggi femminili e tutte quelle persona che incrociano la sua strada. Persone che sembrano essere incomplete e perciò attirate da Alessio.

Si dice che “Briciole dai piccioni” possa essere considerato un romanzo di formazione. Io non so bene cosa formi, non so bene a che punto della ricerca stia ora Alessio, so che mi pare di poter dire che a volte quello che uno trova nei percorsi di formazione non lo rende migliore, lo rende solo se stesso. E questo può voler dire anche che lo rende solo, un po’ stronzo e imprevedibile.

Non c’è una trama da seguire. Quello che dobbiamo seguire e il continuo saltellare da un momento all’altro dell’esistenza del protagonista. E va bene così, in un romanzo di questo tipo la trama sarebbe stata un impedimento. Alessandro Turati quindi ci presenta un personaggio che non ha paura di dire ciò che pensa e che pensa cose che a volte saltano in testa anche a noi. Solo che noi abbiamo paura di dirle. Lui no. Lui apparentemente non ha questo timore. Però lui è anche uno che non si attacca a nulla. Non ha passioni, non ha affetti, ha un lavoro insignificante e l’unica cosa che sembra ravvivarlo è la vicinanza all’alcol. Birre soprattutto. Appena sembra che qualcuno sia interessato a lui, lui scappa, si dilegua.
Viene da dire, dopo aver letto il libro e averlo lasciato decantare per qualche giorno, che nella storia della letteratura, nelle centinaia di migliaia di titoli che vengono pubblicati ogni anno, un personaggio come Alessio serviva proprio. Serviva proprio uno che fosse allergico al lieto fine.

Briciole dai piccioni” è pubblicato nella collana “Iene” di Neo edizioni che è sempre ricca di soddisfazioni. Aggiungeteci anche l’illustrazione di copertina di Toni Alfano e avete capito di cosa parlo.

Alessandro Turati è nato nel 1981 a Lecco quand’era in provincia di Como. Vive a Inverigo e lavora a Orsenigo come operaio. Ha una laurea conseguita qualche anno fa presso l’Università Degli Studi di Milano. Per Neo Edizioni nel 2012 ha pubblicato il romanzo Le 13 cose.

Commenti a questo post

Articoli simili

10 comments

Leave a Comment