Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Adrian Mutu. La minima discrezione nel rompere lo schema. Parte terza di tre.

Adrian Mutu. La minima discrezione nel rompere lo schema. Parte terza di tre.

by senzaudio

di Giacomo Scutiero (@SCUtweet)

ROMANIA(CO)

A proposito di Romania, il rapporto con la nazionale è un film che va di pari passo col codice penale. Due giorni prima di Romania-Serbia 0-5 Adrian Mutu è in discoteca in buona compagnia: vodka, vino rosso e almeno un paio di more. Tanto, ma non è tutto. L’alcool non va giù benissimo e Mutu conclude la serata in rissa: un invitato alla festa lo stuzzica e lui lo manda al tappeto.

Mutu in campo c’è poco, fuori lo vedono spesso e malconcio; la voce grossa è quella dei tabloid inglesi, che lo mettono insieme a Vanessa (ex di Bridge, Terry e un altro po’ di Chelsea). In nazionale ci torna per Romania-Italia ed è pure troppo sereno e rilassato a giudicare da come passa le ore in hotel.

Nel frattempo l’amministratore delegato della Fiorentina è passato ai fatti: ingaggio dimezzato (e avrebbe potuto/dovuto far di peggio), dopo che la società lo ha pagato a pieno nonostante la squalifica.

La cazzata è dietro l’angolo: prende uno stimolante per annullare gli effetti della fame e risulta positivo al controllo antidoping alla sibutramina. Viene sospeso in via cautelativa, ma le controanalisi risultano pleonastiche perché la sostanza risulta anche nella gara di coppa Italia.

Il tifoso della Fiorentina non ha ancora detto basta, fa pace, ma manca poco all’addio: “Ma chi mi conosce sa che ero in buona fede, per questo in questi nove mesi mi sono potuto guardare allo specchio con serenità. Ne abbiamo parlato poco anche in casa, tutti sapevano com’era andata”. La persona che al di fuori della famiglia l’ha più difeso è stata Mihajlovic: “Mi ha stupito davvero. Mi ha fatto anche emozionare, non credevo quasi a quello che sentivo, ho dimostrato quanto gli devo abbracciandolo dopo il mio gol”.

Il tempo libero, giocoforza, è parecchio. Mutu e Consuelo partono per Coral Gables, una zona ricca di Miami (dove hanno ville Beckham, LeBron James, Nesta, Vieri e Shevchenko) e s’innamorano di una casa. 450 metri quadrati per un milione e mezzo di dollari, non è difficile immaginare il titolo dei quotidiani considerando la multa “non pagabile” sul groppone. Papà Spiridon è convinto che cambierà continente, ma stavolta sbaglia.

“NON PAGO”

Il biglietto con su scritto “Sto tornando in campo” non è dei più romantici. Al “Full up” di Firenze scambia qualche offesa col cameriere, perché il ragazzo del Kosovo non accetta di ‘segnare’ il conto: pugno e frattura del naso per lui. Mutu si difende dicendo che è stato insultato come romeno, fino ad essere minacciato di fare la fine dell’infermiera romena uccisa con un pugno nella metropolitana di Roma. Nel suo Paese, “Libertatea” scrive che rischia da tre mesi a tre anni di carcere per aggressione.

QUASI COME CASSANO

Quando la Fiorentina sembra convinta a dargli fiducia col rinnovo di contratto, ecco “insubordinazione e mancato rispetto” del calciatore che abbandona l’allenamento senza giusta causa. Non convocazione, messo fuori rosa e richiesta danni per aver leso l’immagine della società.

La promessa fatta ai tifosi con cui aveva un debito non è mantenuta. Loro hanno sopportato tanti casini e stavolta l’inchino è solo un elegante ricordo. La Viola non perde l’eleganza e “ringrazia Adrian per le stagioni sportive trascorse insieme e gli augura i migliori successi per il prosieguo della sua carriera professionale”.

Finisce molto male, poco meglio di come finisce la storia di Cassano alla Samp. Finisce male, con tutto il rispetto per il Cesena che torna in serie A dopo diciannove anni.

Parametro zero a 32 anni, nessuno si aspetta miracoli, ma forse sarebbe da lui un po’ più di otto gol in ventotto partite. Tant’è. Il Cesena torna dove era, la clausola contrattuale gli consente di cambiare aria e Paese.

Il giro è francese e la tappa è l’Ajaccio. Anche qui, dove dovrebbe, non fa la differenza. L’abbonamento alla rescissione sembra l’abitudine di cambiar ragazza che teneva a ventidue anni. Solo un luogo può assicurargli la tranquillità di quindici anni prima: la sua casa, diciotto anni dopo.

CASA E BOTTEGA

mutubean

La Romania è Mutu dopo Hagi, con lui divide il record di reti (35). Prima di passare al Cesena il ct lo aveva depennato dalle convocazioni: c’entra di nuovo l’alcool, due giorni prima dell’amichevole col San Marino si era lasciato andare col compagno Tamas. I tifosi e i mass media non ci stanno gridano il suo nome per farlo riconvocare. Ci riescono, ma il solito Mutu fa il guastafeste e pensa prima ad aprire la bocca per ridere e poi a quanto rumore fa. Ha imparato a usare Facebook: peccato che il destinatario della gag sia il nuovo allenatore Piturca. Escluso a vita dalla selezione, non solo per questo a sentir dire qualche esperto di gossip: Mutu viene beccato con Blochina Vica, già amante del ct. Doppio colpo e game over.

mutugiallo

 

MUTU OGGI

Oggi Adrian è il Petrolul. Dimensione ridotta, ma parecchio lavoro e tanta serenità. Capitano della squadra, tanto per ricordagli ogni giornata il significato della parola responsabilità. L’allenatore è Contra, che a Milano ricordano bene, più o meno.

Uno degli ultimi tweet non ci ricorda che è tornato a casa, ma che sarà nel nuovo videoclip di Snoop Dogg. Off-side, come sempre.­

La prima e la seconda parte si trovano qui: link prima parte, link seconda parte.

Commenti a questo post

Articoli simili

Leave a Comment