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Marco Parlato – Racconti scelti per pesciolini d’argento

by Gianluigi Bodi
Marco Parlato

Ci sono case editrici che si distinguono per l’offerta di titoli cercando di offrire un catalogo che non sia dispersivo, altre che hanno ottime collane di qualità in cui perdersi. Una casa editrice come Gorilla Sapiens ha un grosso pregio. Ogni volta che mi capita in mano un loro libro so esattamente cosa aspettarmi eppure, in fin dei conti, non lo so mai.
So che mi devo aspettare l’assurdo, ma non so mai in quale declinazione.

Racconti scelti per pesciolini d’argento” di Marco Parlato innanzi tutto non è una raccolta di racconti anche se ai racconti deve molto per la progressione della trama.
La storia è quella di un tecnico video freelance che alterna le proprie giornate tra il montaggio del video di un matrimonio (nel quale poi scopre particolari inaspettati), l’attesa di un bonifico da parte di Verbena TV, la battaglia quotidiana contro i fantomatici pesciolini d’argento che si annidano nel buio dei muri, gli incontri estemporanei con la focosa padrona di casa e Clara.
Clara, il suo amore che ora lo ha abbandonato. Lei, traduttrice dal russo, lei che gli parlava citando i racconti che traduceva per un’infima casa editrice con un proprietario talmente pieno di sé da non essere in grado di riconoscere le individualità dei singoli. Clara che forse, alla fine, non è solo una semplice traduttrice e quel romanzo che forse ha scritto e forse no è decisamente più intrigante di quanto il lettore non si renda conto al primo impatto. Il finale, che per ovvie ragioni, non posso anticipare, mette tutto nella giusta prospettiva e, per quel che mi riguarda, fa calare una cappa di tristezza mitigata solo dall’impressione che Clara ce l’abbia fatta.
Con una citazione al mio racconto di Carver preferito, uno svolazzo sopra Miguel de Unamuno e i pesciolini d’argento che sembrano tanto imparentati ai pesciolini d’oro di “Un certo Lucas” la lettura del libro di Marco Parlato è volata via senza che nemmeno me ne accorgessi. Un romanzo breve o un racconto lungo, fate voi, che progredisce fondandosi sui racconti che Clara cita al protagonista e che lui racconta a noi.
Ecco, come al solito, leggendo un libro di Gorilla Sapiens ho abitato per un po’ l’assurdo, in una declinazione che mi è familiare ma che con loro non avevo ancora affrontato.

Marco Parlato è nato a Vico Equense nel 1986. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo “Tiroide” (Gorilla Sapiens Edizioni). Nel 2015 è sta­to autore del progetto Scritture Giovani del Festivaletteratura di Mantova. Vive e scrive a Foligno, ma giura di riuscirci anche altrove.

Il suo blog: www.thireos.wordpress.com

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