“…dall’altro lato delle parole c’è qualcosa che cerca di uscire dal silenzio…”
Sono stato invitato a leggere il libro di cui racconto in queste righe, da uno dei protagonisti del libro stesso, e meno male che lo ha fatto, con la sua solita gentilezza condita di passione irrefrenabile per la letteratura.
Vi racconto la mia lettura di “CALVINO, BIAMONTI, MAGLIANI – Il racconto del paesaggio, lo sguardo, la luce”, un curioso saggio pubblicato da Ɛxorma Edizioni nella collana Scritti Traversi, a cui hanno collaborato quattro autori e tre fotografi, che mettono “a confronto” (tra virgolette, perché non si tratta di una gara), i pensieri, gli sguardi sul mondo, le parole e gli scritti di tre colleghi autori: CALVINO – BIAMONTI – MAGLIANI.
Il libro inizia con una precisa dichiarazione di Claudio Panella: “L’aspirazione principale di questa pubblicazione è quella di indagare la complessa relazione tra paesaggi, sguardi, immagini e parole illuminate dalla luce del paesaggio.” E proseguendo nella lettura ci si rende conto ove già non lo sapessimo, che tale relazione è davvero complessa innanzitutto perché ricca di varianti, possibilità, situazioni, dettate a loro volta da sguardi e luci molteplici, e qui entrano in campo i fotografi che hanno contribuito con scatti mirabili, alla costruzione sapiente di questo saggio.
La parte, a mio modesto parere più interessante del libro è quella iniziale in cui ci vengono presentati, come se fossero quadri esposti ad un vernissage, i rispettivi pensieri di Calvino, Biamonti e Magliani, sul paesaggio in genere: cosa è per loro, come lo considerano, che uso ne fanno nelle loro opere, se lo amano e come lo amano. A tutto questo si aggiunge un modo di narrare le vite degli scrittori tale che, in più parti mi è sembrato di leggere un manuale di scrittura, una raccolta di utili indicazioni da tenere ben presenti nella realizzazione di un’opera letteraria, proponendo concrete analisi di incipit memorabili, e passaggi di scritti dei tre protagonisti.
Dice Biamonti di Calvino: “Calvino, per chiunque voglia scrivere è un passaggio obbligato, è una lezione di scrittura cristallina, di tono aderente alle cose, di cancellazione delle parole inutili.”
Secondo aspetto interessantissimo di questo libro è questo: “Il paesaggio oggetto (e soggetto…) delle opere di questi scrittori è in realtà una serie di scorci liguri.” cui si aggiunge che: “Ben più del mare, è l’interno della Liguria il vero palcoscenico sul quale si svolgono le storie narrate da Biamonti e molte di quelle raccontate da Magliani.” Sguardi e luci quindi sulla realtà, sulla vita delle persone, talvolta anche su mare, non sguardi persi nel vuoto, immaginazione sì ma generata da un attento e profondo sguardo sul mondo ligure. Che bello, non pensavo di godere così tanto della lettura di un saggio, arricchito poi da immagini meravigliose che aiutano a contestualizzare ciò che viene raccontato.
Ho trovato poi un terzo aspetto per il quale merita di essere letto questo saggio di Ɛxorma Edizioni: i suggerimenti di lettura che dispensa a piene mani, oltre al fatto che a me ha permesso addirittura di conoscere un nuovo autore, il quale dall’Olimpo degli scrittori mi perdonerà di averlo incrociato solo ora. Parlo di Francesco Biamonti alla lettura del quale da oggi mi dedicherò con piacere. I libri consigliati tra le pagine e riepilogati nella Bibliografia finale sono molti, e a chi legge e legge tanto, non può che rallegrare conoscere testi preziosi da aggiungere al proprio infinito elenco.
Grazie quindi a Marino Magliani, noto scrittore e traduttore, pendolare tra Olanda e Liguria, ma con lo sguardo aperto sul mondo intero, che mi ha introdotto a questa lettura, e buone letture a tutti. Qui ce ne sono in abbondanza e meravigliose. Godiamocele!
Claudio Della Pietà.
“…io me ne stavo in spiaggia tutto il giorno a chiedere al mare perché non sapevo nuotare.”