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Un tebbirile intanchesimo e altri rattonchi – Carlo Sperduti

by Gianluigi Bodi

Paratesto:
Un pezzo di pongo tra le tue mani, un pezzo di materia senza forma, poi le tue mani, che sono sapienti, lo trasforma in mille altre cose che già erano presenti nella materia e che aspettavano te per uscire alla luce. Ecco l’effetto che mi ha fatto questo libro (e che la copertina bene riprende) dal nulla, dalla base, si può creare di tutto, senza necessariamente prendere la strada battuta da tutti.

Testo:

Un libro del genere, dopo che l’hai finito, ti lascia senza parole e imbabolato. E’ come se avessi fatto tutte le giostre di un Luna Park in mezz’ora, senza fermarti mai. Perché per me, quella di Sperduti, è voglia di giocare, oltre ad essere letteratura.
Partiamo dal titolo. Si riferisce ad una breve storia presente nel libro in cui una strega dislessica, presa in giro da tutto il paese per tale difetto, lancia una maledizione contro i suoi compaesani. Saranno tutti dislessici.
Dopo l’iniziale fatica ad entrare nel ritmo del racconto, la storia vi trascina con se e iniziate a scordarvi che state leggendo qualcosa di completamente diverso dalle vostre abitudini.
Ma non è solo questo esperimento linguistico a colpire. Anche la trovata dei polizzioti che “Non muoverti, o spariamo” lascia inizialemente straniti.
Sperduti ha una grande sensibilità linguistica, riesce a giocare con la lingua italiana con competenza, regalandoci una raccolta che è una somma di giochi, che è divertimento assicurato e che vi farà del bene.
Non mi capita spesso di leggere un libro e accorgermi che sto sorridendo, eppure, trascinato dalle storielle brevi e secche de “Un tebbirile intachesimo e altri rattonchi” ho passato un paio d’ore davvero piacevoli in cui il piacere della scoperta (cosa mai si inventerà al prossimo giro) e la voglia di ritornare bambino e plasmare la lingua sotto l’effetto di una beata incoscenza mi hanno liberato dallo stress.
Io non so se questo libro sia un libro per tutti, so che se avete un amico pieno di energia, uno di quelli sempre sorridenti, che ama la vita e la letteratura, potreste ragalargli “Un tebbirile intachesimo e altri rattonchi” e farlo ancora più felice.

Coordinate:
Ho scoperto Gorilla Sapiens edizioni quasi per caso e poi non dite che le cose che accadono per caso non sono tra le migliori. Hanno un catalogo ancora in divenire, ma i titoli che ho potuto vedere sono ben curati. La linea editoriale mi sembra abbastanza chiara, almeno lo è per me, da esterno, per cui spero di non dire una stupidaggine se affermo che il denominatore comune dei loro libri è la voglia di giocare con la lingua, di spingersi più in là con l’inventiva, di non fossilizzarsi sui canoni tradizionali e dare sfogo all’innata fantasia dell’essere umano.

Carlo Sperduti per me è un nome completamente nuovo. Devo perciò riportare qui di seguito quanto scritto sul sito dell’editore. Carlo Sperduti è nato nel 1984. Scrive a Roma, dove si occupa di eventi e laboratori letterari. Suoi racconti sono apparsi in antologie edite da CaratteriMobili e Zero91. Per Intermezzi Editore ha pubblicato Caterina fu gettata (2011) e Valentina controvento (2013). Un tebbirile intanchesimo e altri rattonchi è il suo primo libro con Gorilla Sapiens Edizioni.

La copertina, che a mio parere, rende bene l’idea della molteplicità dei racconti presenti nella raccolta è opera di Rita Petruccioli

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