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Surre – Homo Ex Machina

by senzaudio

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Il corpo è una bilancia e in quanto tale  soppesa e vieta l’eccesso. Ogni senso è commisurato alla propria funzione, ed ogni sbilanciamento si paga a caro prezzo, ad ogni desmesure corrisponde  una deformazione delle membra e, a volte,  anche dell’anima.

Così un corpo bilanciato non può avere troppo orecchio, non ha troppe mani, si riserva la giusta quantità di occhi, quella  che gli permette di vedere solo ciò che il cuore possa tenere.

E cosa succede quando  i sensi si disgiungono, si sovrappongono? Cosa accade quando l’occhio invade il cervello e su un viso baciano molte  bocche? Si diventa ipersensibili, bersaglio facile della realtà in percezione, carne esposta al  fuoco senza la propria pelle.

La fotografa Milana Zadworna aka Homo Ex Machina ha rappresentato il troppo sentire  attraverso  immagini surreali che mischiano anatomia, matematica e misticismo, rendendo visivamente  espressioni come sei tutt’occhi che ben rendono lo squilibrio sensuale a cui l’essere umano è sottoposto.

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