Poltrona a metà

by senzaudio

Lingua romanza, perché derivante da quella parlata dal popolo di Roma. Così viene definito l’italiano, un idioma le cui parole derivano per la maggior parte dal latino. Tra queste anche dimissione, parola che discende dal vero demittere, ovvero mandar via. Il significato letterale viene ancora adoperato nel linguaggio ospedaliero, dove dimissione ha un bel significato, perché si è “mandati via” dall’ospedale.  L’uso comune di questa parola però ci rimanda a una rinuncia per volontà propria: il paziente viene allontanato dal medio, chi si dimette lo fa per sua decisione.

Dimissione, una parola quindi dal duplice significato. Sono però pochi, purtroppo, quelli che decidono di allontanarsi per proprio volontà dall’incarico ricevuto rinunciando a svolgere la propria funzione. Si è sempre detto che tutti sono attaccati alla propria poltrona, vuoi per mantenimento status quo e privilegi, vuoi per testardaggine e orgoglio.scrannno

Come visto, nelle dimissioni è di fondamentale importanza la volontà. Ci si dimette perché si è ricevuto un’altra offerta di lavoro, ci si dimette perché non si sopportano più le pressioni, ci si dimette per senso di responsabilità, ci si dimette perché costretti una volta preso atto del proprio fallimento. In pochi lo fanno, pochi ancora si defilano una volta dimessosi. E’ anche questa una pratica nostrana, perché quando si abbandona un incarico che si è ricoperto è necessario compiere due passi indietro e uno laterale. Non interferire con chi prenderà il tuo posto,  rispettare il suo operato senza dare indicazioni. Succede raramente, l’ultimo esempio è quello dell’ex presidente del Partito Democratico, Rosy Bindi, che appena dimessosi dalla guida del partito ha rilasciato interviste sulle strategie da adottare.

Ecco, siamo fin troppo pieni di ex che continuano a esercitare la propria influenza. Dimettersi significa anche defilarsi, continuare a essere interessati in quel che si faceva senza però interferire. E’ la dignità insita nelle dimissioni,  è il rispetto per chi viene dopo di noi.

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