Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. Pierpaolo Vettori – Lanterna per illusionisti

Pierpaolo Vettori – Lanterna per illusionisti

by Nicola Vacca

Ci sono dei libri che dalla loro uscita meriterebbero un destino editoriale felice, perché la loro lettura si impone da subito necessaria. Uno di questi è sicuramente Lanterna per illusionisti, il quarto romanzo di Pierpaolo Vettori.

Sullo sfondo della Germania nazista c’è il jazz e una storia profonda di amicizia tra Hans e l’ebreo Max.

Ed è proprio quest’ultimo che trasmette alla sua piccola banda di amici tutta la portata innovativa e rivoluzionaria di una genere musicale che fa orrore ai mostri hitleriani appena arrivati al potere.

Vettori con la sua scrittura chiara, fluida e coinvolgente si occupa di una delle pagine più buie della storia dell’uomo. Ma lo fa evitando sull’argomento il già detto.

La storie che racconta nel suo libro sono quelle dei suoi personaggi. I loro drammi esistenziali incontrano la barbarie della Storia che sta cadendo nel proprio tempo: le leggi razziali, una città tedesca invasa dai fanatici della svastica e la caccia ariana all’ebreo.

In questo contesto l’autore racconta la storia di un amicizia: Hans e Max si perdono nel loro stesso intimo conoscersi e attraverso la passione comune per il jazz , musica proibita dal regime, costruiscono la loro adolescenza redendosi conto delle difficoltà storiche del momento.

Lanterna per illusionisti  è un libro diverso da tutti gli altri che si sono occupati di nazismo. Pierpaolo Vettori ha usato come voce narrante quella di un ex ragazzo tedesco che ha vissuto la sua adolescenza quando il regime nazista prese il potere.

In un’interessante intervista su www.sulromanzo.it  è lo stesso autore a spiegarci questa cosa: «Una conseguenza su tutte: la rimozione di massa. Finita la guerra, l’imperativo era dimenticare e tornare a vivere. Come se una firma su un trattato bastasse a far ricominciare tutto da zero. Ho voluto raccontare questa storia con gli occhi di un tedesco per mostrare la nostra abilità nel manipolare inconsciamente il passato rendendolo accettabile alla coscienza. Non dimentichiamoci inoltre che Hans è italiano per parte di madre. Anche noi abbiamo adattato gli avvenimenti della nostra storia in modo da giustificare le nostre azioni. Ma, ripeto, lo facciamo tutti nel quotidiano. Bisogna essere attenti, evitare le facili autoassoluzioni ed essere responsabili delle proprie azioni».

Lanterna per illusionisti  è il libro di uno scrittore vigile che ha a cuore le sorti dei suoi simili.

Attraverso la profonda storia di amicizia tra Hans e Max  Pierpaolo Vettori, oggi  che l’intolleranza e la xenofobia, ma anche l’indifferenza e l’egoismo, possono contare su strumenti massicci di propaganda, si chiede se quello che noi siamo abbia a che fare con l’umano.

«In fondo, rifletteva, sarebbe bello se la vita seguisse l’insegnamento della lanterna magica: illudersi fino all’ultimo di poter raggiungere i propri desideri per poi restare a mani vuote e ricominciare subito dopo ad inseguirne dei nuovi».

Ma le lanterne magiche si spengono con il loro carico di illusioni e tragiche utopie che nella storia hanno permesso che gli uomini diventassero delle bestie sanguinarie.

Lanterna per illusionisti  con le sue note jazz e swing è un libro che apre delle ferite. Pierpaolo Vettori è uno scrittore che sa dare l’allarme, perché nel tempo che viviamo è in agguato la ferocia e noi abbiamo bisogno di essere svegliati.

 

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