Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. La parte sbagliata del paradiso – Andrea Malabaila

A me le storie che fotografano la contemporaneità precaria, l’esigenza di essere altro da sé, lo scontro tra vita cruda e il dolce sogno di un riscatto mi sono sempre piaciute.
A me, anche le storia che parlano di persone che cercano di fuggire dalla mediocrità in cui sono cadute mi sono sempre piaciute. Diciamo che mi mettono una certa tensione addosso. La domanda che mi pongo fin dall’inizio del libro è: Ce la farà Ivan a conquistare il cuore della bella Valentina e vivere felice e contento per il resto dei suoi giorni?
Ecco, se io dessi una risposta alla domanda di cui sopra farei un cattivo servizio al libro e al lettore perché mi troverei nella pessima posizione di dovervi dire come finisce “La parte sbagliata del paradiso“. Siccome non voglio attirarmi i vostri strali cercherò di spiegare cosa mi è piaciuto di questo libro senza svelarne troppi particolari.
Come detto, la storia principale è quella che vede Ivan Costamagna, operaio della Regis Metallia, innamorarsi di Valentina, la figlia del proprietario dell’azienda. Ad Ivan la vita che fa, improvvisamente, non va più bene. Per arrivare a Valentina deve dimostrare a se stesso e agli altri di essere migliore di un semplice impiegato. Quindi, un incontro fortuito, un’emozione forte come quella che può essere data da un colpo di fulmine, porta Ivan ad evolversi. La sua è un’evoluzione che, per quanto lui creda volontaria, gli viene imposta dai meccanismi sociali. Pensare che un operaio e una figlia di papà possano condividere lo stesso spicchio di paradiso è quasi immorale e quindi Ivan si trova a dover staccarsi dal mondo che lo ha cullato per avventurarsi verso un futuro incerto.
Questa in breve la storia, molto in breve a dire il vero. Ma aldilà della storia che ho semplificato anche troppo, c’è altro che a me è piaciuto. Mi è piaciuta l’intraprendenza di Ivan, il voler con tutte le forze uscire dall’anonimato ed essere artefice del proprio destino qualsiasi esso sia, nel bene e nel male.
Dall’altra parte c’è Valentina, la figura di una ragazza per cui ogni uomo potrebbe perdere la testa senza alcun problema. Misteriosa, volubile, dannatamente attraente e incostante. Il giusto mix per far perdere la dignità.
Malabaila confeziona una storia dei giorni nostri, una lotta di classe nascosta tra le pieghe dell’amore. Uno scontro tra operai e padroni, con l’aggravante che l’operaio Ivan percepisce la propria posizione come un demerito, un difetto da correggere, mentre il padre, memore delle lotte giovanili, porta ancora in alto il vessillo del lavoro manuale.
“La parte sbagliata del paradiso” racconta una storia senza tempo che Malabaila ambienta in una Torino a cavallo delle Olimpiadi, un periodo che ha visto rifiorire la città e nascere la storia di Ivan e Valentina.

Solitamente prendo a prestito la biografia degli autori dal sito internet della casa editrice, stavolta però posso fare di meglio. Andrea Malabaila ha un sito internet personale e una sezione “Bio” davvero molto simpatica che vi consiglio di andarvi a leggere. Anche perché “La parte sbagliata del paradiso” non è che l’ultimo, in ordine di tempo, dei suoi libri.

Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Il libro è edito da Fernandel. Una piccola casa editrice con una solida tradizione che nasce nel 94 con la rivista letteraria omonima. Da allora Fernandel da grande spazio ai giovni scrittori italiani, ad esempio ha ospitato un givanissimo Morozzi. Quindi, se volete tastare il posto alla narrativa contemporanea italiana, partire da Fernandel vi potrebbe già dare alcune idee su dove stanno andando i nostri scrittori.

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