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Match Diener, la prossima volta la palla andrà dentro

by senzaudio

La palla va dentro, e allora si vince. La palla va fuori, e allora si perde. Prendo spunto dal monologo iniziale di Match Point di Woody Allen, e trasporto il ragionamento al basket. Banco di Sardegna Sassari contro Lenovo Cantù, gara-7 dei quarti di finale: giocatori forti da una parte e dall’altra, uno spettacolo per gli occhi di chi era al PalaSerradimigni oppure davanti alla televisione. La palla va dentro, la palla va fuori. Entra dentro quella di Aradori, esce fuori dopo un rimbalzo sul ferro quella di Brian Sacchetti sulla sirena. Poteva essere il canestro in grado di far esplodere una città, Sassari, che vive di basket e rappresenta un’isola felice (lo so, è l’ennesima volta che leggete questa definizione perciò perdonatemi) nel panorama dell’intero sport italiano. Strano, il caso: Brian è il figlio dell’allenatore. Niente raccomandazioni, sia chiaro. Meo, il padre, è stato un grande della Nazionale all’inizio degli anni 80 ed il caso ha voluto che finisse ad allenare il proprio figlio da un biennio a questa parte. Comunque, Sassari. Vengono in mente i cugini Diener, Travis e Drake. Il primo, con un (breve) passato in NBA, da tre anni impazza sul parquet sardo. Il secondo, dopo aver lottato con il morbo di Crohn, gira per l’Italia dal 2006 segnando ovunque.

dieners

Il caso, dicevamo. I cugini Diener, dopo aver giocato assieme solo alla Goodrich High School, dopo dieci anni si ritrovano al Banco di Sardegna. Lo prendono per mano e lo portano in semifinale scudetto (dove cadranno per mano di Siena) ed in EuroCup, la seconda competizione europea. Un sogno diventato realtà, anche se i problemi economici, che hanno azzoppato più di una squadra negli ultimi anni, vengono sempre a galla e rischiano di far chiudere tutto. Ma Sassari è forte, i sassaresi sono forti e lo han dimostrato a più riprese. Perchè i sogni difficilmente vengono messi da parte, specialmente se hai non una ma due guide che di cognome fan Diener. La delusione per l’eliminazione in gara-7 adesso fa male, ma passerà. Sassari è pronta per ripartire. Pronta per sognare ancora. Magari la prossima volta la palla andrà dentro, ed allora si vincerà.

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