Home Inchiostro - Recensioni di libri indipendenti e non. I 10 film degli anni 80 che dovete assolutamente far vedere ai vostri figli*

I 10 film degli anni 80 che dovete assolutamente far vedere ai vostri figli*

by senzaudio

*magari quando sono un po’ più grandicelli

1) Beverly Hills Cop
Un poliziotto di colore di Detroit, un amico d’infanzia sbandato che ruba dei titoli al portatore, un datore di lavoro di Beverly Hills con la faccia da maniaco assassino. Come potrebbe mai finire?
Perché vederlo? Perché c’è Eddie Murphy al top, perché nel doppiaggio c’è la grandiosa risata di Tonino Accolla (che più tardi imparerete ad apprezzare come Homer Simpson), perché vi spiegano a cosa serve la polvere di caffè e Serge vi consiglia di mettere una scorzetta di limone sul vostro caffè, perché c’è un cameo di Damon Wayans che fa il cameriere d’albergo, perché c’è un poliziotto che non segue le regole e acciuffa il cattivo e perché il cattivo alla fine crepa, per la gioia di tutti.
Cosa può insegnare? A parte il caffè con la scorzetta di limone? Ci insegna che non si ruba ai datori di lavoro la faccia da maniaco assassino. Ci insegna che se vi dovete far ammazzare è buona norma avere un amico poliziotto.
2) Ritorno al Futuro
Un ragazzino con una famiglia disastrata, un preside scolastico fastidioso come un Herpes, uno scienziato pazzo che ne becca finalmente una e…I LIBICIIII
Perché vederlo? Ma dai. Chiedete pure? Viaggi nel tempo, Bulli presi a colpi di letame, colonna sonora tipicamente anni ottanta, incroci tra passato e presente (vero Chuck Berry?). Un film che non può mancare nemmeno ad un ragazzino dei giorni nostri.
Cosa può insegnare? Che i viaggi nel tempo aiutano a sistemare le cose. Che il plutonio non è la fonte di energia più sicura e che vostra madre da giovane era infoiata anche se non lo ammetterà mai.
3) Terminator
Il mondo come lo conoscete è destinato a finire. Le macchine prenderanno il potere e voi, della resistenza, per salvaguardare la vostra lotta decidete di mandare nel passato uno di voi per proteggere la madre del vostro leader carismatico. Pure le macchine però non sono sceme, anzi, mandano uno di loro indietro nel tempo per mettervi i bastoni tra le ruote, solo che il loro è più grosso.
Perché vederlo? Prima di tutto, viaggio nel tempo. E basterebbe solo questo (sì, amiamo i viaggi nel tempo). Poi inseguimenti angosciante tra terminator e uomo. La scena in cui Schwarzy si apre in due il braccio e si mette il collirio sull’occhio arrossato.
Cosa può insegnare? Mai prendere in giro un tostapane che non si sa mai. Che a volte i più deboli vincono (ma potrebbe essere una vittoria di Pirro) che se ti mandano nel passato devi essere davvero bravo se non vuoi incasinare tutto.
4) Indiana Jones – I predatori dell’arca perduta
Un professore di archeologia che mettendosi un cappello floscio si trasforma in un super archeologo avventuriero. Una banda di Nazisti in cerca dell’arca dell’alleanza e il governo USA che si deve affidare al buon Indi e poi il sorriso di Karen Allen.
Perché vederlo? Perché una bella batosta ai Nazisti tira sempre su di morale. Perché vi state chiedendo da allora dove diavolo sarà il magazzino in cui è parcheggiata l’arca dell’alleanza, perché Indi c’ha una faccia che lo prenderesti a sberle, ma ci andresti pure a bere una birra assieme. Perché se vi è capitato di guardare il quarto capitolo della serie avete bisogno di rifarvi la bocca.
Cosa può insegnare? Che l’archeologia è una cosa fighissima, che quando fai a pugni vicino ad un aereo acceso devi stare molto molto attento e che gli americani ce l’hanno ancora con i Nazisti.
5) Weekend con il morto
Una coppia di amici, uno più idiota dell’altro. Un capo con rapporti poco limpidi con la mafia che decide di farsi una storia con la donna del boss. La vedo solo io una brutta idea? Chissà chi è il morto del titolo.
Perché vederlo? Perché se anche madre natura non vi ha dotato di intelligenza sopraffina potrebbe pure andarvi bene un paio di volte ogni tanto (se non altro fino a che durano i sequel). Perché Terry Kiser da morto fa più ridere che Terry Kiser da vivo. Per la spiaggia e i bikini.
Cosa può insegnare? Che per quanto uno sia ricco, se non si accorge che stai portando in giro un morto, ha seri problemi. Che nella vita non c’è limite alla faccia tosta e a quello che si può voler fare per scroccare un weekend al mare.
6) Top Gun
Mig sovietici, voli a testa in giù, passaggi rasenti al suolo, Val Kilmer “Iceman” e Tom Cruise “Maverick”, una giovanissima Meg Ryan e un Goose pre ER con i baffi che levati…e poi c’è quello che in “Ritorno al Futuro” che a causa dei tagli alla scuola s’è messo a lavorare in marina (sudando copiosamente)
Perché vederlo? Perché ci sono delle scene spettacolari di inseguimenti tra Russi e Americani in perfetto stile Guerra Fredda, per il dito medio rovesciato, perché dovete vedere il film per scoprire da dove viene quella canzone romantica che vi ha frantumato l’anima da venti anni e perché alla fine, chi sta fuori del branco vince.
Cosa può insegnare? Che non serve essere ciechi osservanti degli ordini per fare qualcosa di grande e che se sei abbastanza strafottente e sicuro di te ti puoi bombare anche l’insegnate (per poi scoprire anni dopo che è lesbica).
7) Ghostbusters
Uhh, fantasmi di tutti i tipi e un Dio incazzoso che viene da eoni di anni fa. Sigurney Weaver che per una volta non combatte con alieni bavosi. Bill Murrey che in pratica recita senza copione e perché almeno capirete come mai non devono essere mai incrociati i flussi (che poi, proprio mai mai…)
Perché vederlo? Ma è ovvio, fantasmi e Bill Murrey, punto. Basterebbe solo questo. Comunque, c’è anche Rick Moranis che non è niente male nel ruolo di persona fastidiosa e insignificante e la ECTO 1 che segretamente tutti vorremmo aver guidato almeno una volta.
Cosa può insegnare? Che se dite di vedere i fantasmi forse non siete del tutto matti (o magari sì) Che se c’è qualcosa di strano in città sai già chi chiamerai e che quattro amici pericolosamente vicini all’orlo del fallimento esistenziale assieme possono fare qualcosa di remunerativo. Per cui, via, uscite fuori e cercate altri tre come voi.
8) L’uomo dei sogni
Baseball e nostalgia, ci sanno proprio fare questi americani. Tratto da un libro di Kinsella (no, non quella dello shopping…vergognatevi ad averlo pensato) narra la storia di Kevin Costner che, ispirato da una voce, decide di mandare a puttane il raccolto di granoturco per costruire un campo da Baseball in mezzo al nulla.
Perché vederlo? Per Ray Liotta, per la scena finale presa dall’alto. Per Costner che cerca di convincere gli altri di non essere pazzo pur non essendone sicuro nemmeno lui e per il grande James Earl Jones, ma direi per rivedere in un ruolo delicatissimo Burt Lancaster.
Cosa può insegnare? Che con determinazione i sogni si possono raggiungere, o in alternativa, che con della roba buona si sentono parlare i morti.
9) La donna esplosiva
Una coppia di Nerd (quando ancora essere nerd era sinonimo di perdente e non di Bill Gates miliardario) presi a calci dalla vita e dai compagni di classe fanno valere le loro capacità informatiche e il loro appetito sessuale per progettare la donna ideale. Poi il destino ci mette del suo.
Perché vederlo? Alzi la mano chi non ha sperato almeno una volta di farsi in casa la donna ideale. Alzi la mano chi non c’ha provato ma si è accorto che con Pascal, DOS e Cobol non c’era verso che funzionasse. E soprattutto per lei: Kelly LeBrock,
Cosa può insegnare? Direi la passione per l’informatica. Un segreto, se siete davvero bravi con il computer c’è la possibilità che non vi serva nemmeno progettare la donna ideale perché ve ne arriveranno a camionate. Ah, a scanso di equivoci, con “passione per l’informatica” non si intende saper digitare l’indirizzo di Youporn.
10) L’impero colpisce ancora
Tristezza, il primo capitolo è nel decennio precedente, per cui non si può inserire. Comunque le tematiche sono le stesse. Lotta tra il bene e il male in una rivisitazione del paradigma Cowboy contro indiani. Il mitico Han solo (quando Harrison ford non tira frustate, in quel periodo parla con Chewbacca) che flirta con la principessa Leia, Lando Calrissian, Yoda e tantissimi altri personaggi che sono entrati nell’immaginario comune, compreso il noioso C-3PO.
Perché vederlo? No, dai, seriamente. No davvero. Perché è Star Wars. Punto.
Cosa può insegnare? In generale la saga insegna che le dimensioni non contano, che l’amicizia ha un valore, ma anche l’amore non scherza. Che di Lando è meglio fidarsi poco e che se c’hai l’asma è meglio curarla senno poi ti tocca portare una maschera.
Postfazione.
Questa è una lista, per forza di cose, parziale. Potrei, già ora, scriverne un’altra con altri 10 e più film da far vedere ai vostri figli. E’ quindi una lista parziale e pure scherzosa (spero). Se sono rimasti fuori film imprescindibili che vi hanno cambiato la vita e che vorreste tramandare ai posteri, lo spazio dei commenti qui sotto è a vostra disposizione.

Commenti a questo post

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1 comment

pdb 26 Aprile 2013 - 1:02

Oltre a quelli citati nell’articolo mi piace ricordare questi film (rigorosamente senza alcun ordine di preferenza):

– La Cosa (1982): John Carpenter alla regia sfodera un remake di un vecchio film di fantascienza degli anni ’50 e lo trasforma in un horror-fantascientifico claustrofobico. La presenza del suo attore-feticcio (Kurt Rusell), effetti speciali terrificanti (per l’epoca) e la colonna sonora ipnotica (come sempre dello stesso Carpenter) fanno il resto.
– Blade Runner (1982): Ridley Scott alla regia reinterpreta a modo suo Philip K. Dick (“Do Android Dreams of Electric Sheep?”); ne esce, semplicemente, un capolavoro (non solo fantascientifico ma filosofico ed esistenziale).
Protagonista un giovane Harrison Ford – peraltro gia’ reduce dal successo di Guerre Stellari – ma non vi scorderete per nulla al mondo il replicante Roy Batty (Rutger Hauer) ed il tragico ed intensissimo finale (dopo diversi anni uscira’ anche il Director’s Cut, con un epilogo del tutto diverso);
– L’attimo fuggente (1989): Robin Williams indossa i panni di un’insegnante di collage i cui metodi non convenzionali sconvolgeranno un’ambiente asfittico e puritano (ma troveranno terreno fertile nell’immaginazione degli studenti)
– Shining (1980) e Full Metal Jacket (1987): Kubrick lo cito a prescindere per la capacita’ di prendere un genere (horror e bellico, rispettivamente, nei due titoli in questione) svuotarlo, riscriverlo e sigillarlo per i posteri.
– 1997 Fuga da New York (1981): Carpenter alla regia confeziona un film fanta-politico ambientato in un futuro violento e corrotto e in cui il ruolo di antieroe puo’ andare solo ad un avanzo di galera come Jena Plissken (Kurt Russell)
– Aliens Scontro Finale (1986): James Cameron dirige il sequel di Alien di Ridley Scott e ne esce un film almeno altrettanto bello dell’originale. Se il primo episodio dilatava al massimo l’azione per accentuare la suspence, qui abbiamo terrore, adrenalina e azione a go-go.
– Una Poltrona per Due (1983): divertentissima commedia con Eddy Murphy, Dan Aykroyd e una deliziosa Jamie Lee Curtis. I due protagonisti si troveranno costretti a cambiare lavoro e status sociale (barbone l’uno, esperto di finanza l’altro) per una sorta di scommessa.
– L’aereo piu’ pazzo del mondo (1980): diretto dal trio Jim Abrahams, David Zucker e Jerry Zucker siamo nel campo della dementia ai massimi livelli;
– La Zona Morta (1983): David Cronenberg alla regia confeziona un thriller malinconico basato su un romanzo di Stephen King. La storia di un uomo che, a seguito di un incidente, acquisisce il potere di prevedere il futuro. E ad un grosso potere corrispondono sempre grosse, dilanianti responsabilita’.
– Top Secret (1984): ancora il trio Zucker-Zucker-Abrahams, ancora un film gloriosamente demenziale. Val Kilmer, giovanissimo, e’ un cantante rock degli anni ’50 (à la Elvis Presley) che si trova coinvolto in situazioni grottesche durante
una tournee’ in una Germania Est governata dalla polizia nazista.

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