Home Inchiostro Fresco - Recensioni di libri letti da Gianluigi Bodi Ginevra Lamberti – La questione più che altro.

Ginevra Lamberti – La questione più che altro.

by Gianluigi Bodi
Ginevra Lamberti

E’ da quando mi è arrivato questo libro che penso di iniziare la recensione in modo da poterne citare il titolo. A secondo da come sarebbe andata la lettura avrei potuto scrivere: la questione più che altro è che questo libro è bellissimo, oppure, la questione più che altro è che questo libro fa schifo ai cani. Ora, aldilà di tutto, mi sono visto centinaia di post su Facebook, rimandi a blog e ad articoli di giornale che iniziavano tutti così- Lì ho visti chiaramente nella mia testa e ho pensato che pur non essendoci nulla di male era abbastanza assurdo fare una cosa che sapevo già in partenza essere inflazionata.

Quindi, pur se la tentazione è forte passiamo oltre.
La questione più che altro” di Ginevra Lamberti è un libro in cui io ho trovato  una profonda sensibilità, una dose massiccia di tenerezza che ti porta a voler abbracciare Gaia (la protagonista) per consolarla e talmente tanta ironia/sarcasmo da annegarcisi dentro. E’ un libro che si legge in velocità, non perché sia corto, ma perché ha una scrittura veloce, diretta, che va dritto al punto e ti invoglia a leggere riga dopo riga, pagina dopo pagina, fino ad arrivare al punto finale che, onestamente, mi mette un po’ di tristezza.
Ne “La questione più che altro” facciamo la conoscenza della già citata Gaia, studentessa fuori corso a Venezia, abitante in un paesino di una valle  scomoda a raggiungersi. Un minuscolo paesino in cui tutti si conoscono e quando esci di casa quello che vedi sono montagne verdi (o innevate, a seconda della stagione). Gaia si destreggia malamente tra gli studi che stanno terminando e i lavoretti che, trenta anni fa sarebbero stati definiti lavoretti_per_tirarsi_su_due_soldi e ora per molti giovani sono l’unica fonte di reddito. Pizzeria, Call center e qualche serata a far la ragazza immagine vestita da Ferrero Roché. In tutto questo il rapporto con la memoria, i nonni-di-giù e i nonni-di-su e con il genitore (gravemente malato) e la genitrice (leggermente fuori fase).

Gaia sembra essere impermeabile agli affanni del mondo, sembra essere sempre un passo avanti al padre morente o alla madre vagamente squinternata. Sembra che tutto ciò che scorre le scivoli addosso. Eppure, buona parte di ciò che scorre le si appiccica addosso e, senza che nemmeno lei se ne renda conto, inizia a pesare sulle sue spalle. Gaia ci appare quindi per quello che è, una ragazza sensibile, seduta al centro di una zattera che la porta in direzioni che lei, Gaia, non può controllare. Nelle descrizioni che ci regala si sente tutta l’assurdità, la mancanza di logica del mondo in cui viviamo. Tipo che ti tocca passare 20 ore al telefono di un Call Center per quattro spicci vendendo truffe alla gente e vendendo anche un pezzo della propria anima. Gli slogan senza senso dei manager, la consapevolezza di aver studiato qualcosa perché ci appassionava e che non ci darà mai uno sbocco nella vita.

“La questione più che altro” è un libro sul nostro tempo, sul tempo che stanno subendo i nostri giovani, un altro piccolo passo verso il declino inarrestabile. Forse.

Su Nottetempo si potrebbero scrivere parecchie pagine. Partendo dalla finale del Campiello con “Senti le Rane” di Paolo Colagrande, per arrivare con il recente ripubblicato “La tregua” di Mario Benedetti. In mezzo ci metterei pure una buona dose di scrittori italiani interessanti, Chiara Valerio, Ginevra Bompiani e una spruzzata di estero che non fa mai male.

Ginevra Lamberti (1985) vive a Venezia dove, dopo una Laurea in Lingue e Culture Euroasiatiche e del Mediterraneo, si divide tra il lavoro di copywriter per l’associazione culturale Flat, quello di baby-sitter e quello in un call center.

Siete fortunati. Ginevra Lamberti sarà a Pordenonelegge venerdì 18 settembre alle 19:30 al Ridotto del Teatro Verdi. Così potrete scambiare quattro chiacchiere con lei e chiederle notizie di Amoretesoro e delle macerie di FriendFeed.

Una citazione particolare per la copertina. Senza titolo di Margherita Morgantin è l’opera ritratta.

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elementi di rassegna stampa #3 | inbassoadestra 25 Settembre 2015 - 16:00

[…] Bodi per Senzaudio (versione integrale su […]

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