Era Geek-man

by senzaudio

No, il titolo non si riferisce ad un supereroe come “Medioman” o simili, il Geek in America, è la definizione di un fissato per la tecnologia, alcuni lo definiscono come il passo successivo dei Nerds, o un fenomeno a loro correlato. In realtà ormai siamo divenuti tutti un po’ Geek, patiti per i smartphone, tablet, gadget elettronici e per le App e noi non siamo nemmeno la generazione cresciuta con queste tecnologie ( parlo ai vegliardi come me, di 40 anni circa) ma possiamo essere definiti come il prologo di una storia di amore e dipendenza dalla tecnologia che avrà sicuramente uno sviluppo molto complesso. Probabilmente le generazioni dopo la nostra, riescono già a trovare un equilibrio più innato con la tecnologia che ci circonda, i nostri genitori, ad esempio, erano allo stesso modo attratti e diffidenti dalla televisione, percepita come novità interessante ma anche come agente esterno con cui entrare in competizione per avere l’attenzione dei propri figli; quante volte ci siamo sentiti ripetere diversi sermoni sul “rimbambirsi” davanti alla tv! Eppure, siamo sopravvissuti e abbiamo integrato nelle nostre vite computer e telefonini. Oggi però la tecnologia avanza con un ritmo più frenetico, le nuove tecnologie approdano sul mercato con ritmi annuali e non generazionali come avveniva in passato. La psicologia comportamentale e la sociologia infatti stanno studiando come questi ritmi influiscono sugli individui e sulle relazioni interpersonali che vengono modificate grazie, o per colpa, di questi nuovi modi per comunicare. Il punto focale infatti è proprio la modalità con cui il contatto con “l’altro” si realizza oggi; non si parla soltanto della rivoluzione dei social media ma anche di come le notizie ( e quindi la nostra visione del mondo e degli altri ) vengono veicolate e presentate agli utenti. Nel giro di due generazioni, siamo passati dalla carta stampata alla rete, da un mondo in cui si imparava sui libri come vivevano popolazioni lontane da noi alle chat e web cam che ci permettono di comunicare istantaneamente con chiunque sul pianeta. Le ultime ricerche in campo psicologico parlano di una modifica della mente umana che abbraccia tutti i campi, dalla parola all’apprendimento, dalla capacità di relazione alla velocità adattamento a nuove situazioni. Sembra che uomo e tecnologa si stiano influenzando reciprocamente per creare una nuova struttura nella società. Cosa porterà tutto questo? Penso che potremmo avere due scenari differenti; o un’evoluzione del genere umano tipo Star Trek o un incubo tecnologico alla Terminator; l’uno o l’altro futuro saranno di certo decisi dal progredire delle aree umanistiche della società, filosofia e morale dovranno confrontarsi con le nuove possibilità offerte dalla scienza e creare delle solide basi per discernere l’uso delle nuove tecnologie.

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