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Emanuele Grittani – Il mazziere dei vinti

by Gianluigi Bodi
Emanuele Grittani

A volte mi rendo conto che leggo un libro e non riesco a soffermarmi del tutto sul momento. Lo leggo e con la mente vado avanti nel tempo, guardo il futuro e cerco di interpretarlo. Nel caso de “Il mazziere dei vinti” di Emanuele Grittani mi è capitato esattamente questo, ho cercato di immaginarmi un futuro per questo scrittore.

Vedete “Il mazziere dei vinti” è l’opera prima di Emanuele Grittani uscita da poco per l’editore barese Les Flâneurs. Si tratto di un romanzo snello, di poco meno di centocinquanta pagine in cui non c’è nulla di superfluo e c’è esattamente quello che deve esserci: un personaggio interessante e una storia che lascia da pensare.

Un un certo senso, se vogliamo, possiamo parlare di romanzo di formazione incrociato con “I dolori del giovane Werther”.

Il protagonista di questo romanzo si chiama Antonio Quadrato. Il cognome farebbe pensare a una persona tutta d’un pezzo, dalle prospettive di vita ben dichiarate e solide, ma Antò non è affatto così. Antò combatte i demoni della depressione, l’impressione costante di non essere mai abbastanza o di non essere in grado di fare quello che ci si aspetta da lui. È una di quelle persone che non può smettere di pensare nemmeno per un momento.

Lavora in un’agenzia di scommesse e ha un capo idiota, è stato tirato su dai nonni e grazie a loro incontra qualcuno che, in un modo molto meno prevedibile di quello che si potrebbe pensare se questo fosse un libro banale, cambierà per sempre la sua esistenza. Il suo migliore amico è un ex fumettista che risponde al nome di Francesco Marinulo con cui intavola intense chiacchierate nonostante il fatto che Marinulo sia morto suicida qualche anno prima. Possiamo dire che in questo caso Antonio si trova a parlare con una parte di sé molto profonda, una parte che forse avrebbe fatto bene ad ascoltare. È sempre il caso di ascoltare i consigli di chi ha affrontato certe esperienze prima di te.

Il punto di forza di Emanuele Grittani è lo sguardo personale che poggia sulle cose che lo circondano. Con lui, Sant’Eusebio, il paese in cui vive, diventa reale davanti ai nostri occhi con le sue piccole lotte di potere, ma anche con le piccole umanità che siamo abituati tutti a osservare. Quanto all’inizio di questo pezzo parlavo di guardare al futuro mi riferivo al fatto che Grittani è molto giovane, ha poco più di vent’anni e io mi chiedo cosa possa fare uno come lui se continuerà ad affrontare con costanza la scrittura.

Ci sono, in questo romanzo, dei momenti di grande maturità che io gli invidio, gli invidio per essere arrivato alle sue conclusioni con qualche decennio in più sulle spalle.

Emanuele Grittani (San Severo, 2001) si è laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (con una tesi sperimentale in storia della musica sul dolore nella composizione nella vita di Charlie Parker, Amy Winehouse e Niccolò Fabi) ed è un cestista semiprofessionista. Il mazziere dei vinti è il suo romanzo d’esordio.

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