Home RubricheRaccontami una foto Eat me, please – Gilbert Garcin

Eat me, please – Gilbert Garcin

by senzaudio

002_gilbert_garcin_theredlist

 

La lessicologia legata al senso del gusto è ricorrentemente presa in prestito nel campo semantico del desiderio: una bocca può essere gustosa, una figura umana così piacevole da mangiarsi con gli occhi;  con un frutto – succoso e rubicondo – si rappresenta il desiderio errabondo  che diviene  supremo peccato.

Questo accade, com’è facilmente ipotizzabile, per due motivi: il primo riguarda la fenomenologia del desiderio che si compie nell’ottenimento dell’oggetto desiderato e fa  quindi  della parabola gustativa  il proprio esempio  per antonomasia; il secondo riguarda l’attimo che segue l’ottenimento,  l’estremo piacere di cui il senso fa esperienza riconoscendo un  sapore gradito, lo stesso iter  che si verifica  per l’appagamento di un desiderio.

Il fotografo surrealista Gilbert Garcin (1929) ha fatto i conti con tutto questo, con ciò che è sopra le palpebre chiuse dal sogno e ciò che vi è sotto e lo ha  rappresentato egregiamente in un’immagine onirica in cui ogni cosa è presa alla lettera.

Commenti a questo post

Articoli simili

Leave a Comment